Ostia, ricordando Andrea Gregori: oggi il commosso ricordo alle Secche di Tor Paterno
In circostanze come quella che è stata vissuta oggi, nella ricorrenza di un triste anniversario, la Guardia Costiera sottolinea come siano ancora tanti gli incidenti in mare, e soprattutto subacquei, che spezzano giovani vite, a volte anche giovanissime come quella di Andrea. Un appello alla prudenza ed alla consapevolezza, rivolto a tutti coloro che vogliono affrontare le varie discipline nautico-balneari, anche in immersione, è quindi doveroso, e da sempre le Capitanerie di porto sono impegnate in prima linea in dedicate campagne, anche con la diffusione di mirati “decaloghi dei subacquei”, per garantire la sicurezza e serenità di chi con passione si dedica a tali attività.
LE REGOLE - A questo proposito, si riportano di seguito, alcune fondamentali regole per l’esercizio in sicurezza dell’attività subacquea: - prima di effettuare immersioni, prepararsi adeguatamente iscrivendosi ad un corso che preveda lezioni teoriche e pratiche; - mantenersi in buona forma fisica e sottoporsi periodicamente a visita medica; - segnalare sempre la propria posizione con apposita boa e bandierina di segnalazione; - effettuare le immersioni in compagnia, possibilmente accompagnati da un professionista; - prima di effettuare un’immersione, consultare sempre le previsioni meteo-marine, con particolare riguardo alle correnti presenti in zona; - prestare attenzione alle situazioni di panico, evitando di riemergere velocemente e rispettando le tappe di decompressione; - se si visitano grotte o relitti, farsi sempre accompagnare da un esperto ed utilizzare il “filo di Arianna” per non perdere l’orientamento; - evitare gli sforzi quando si esce dall’acqua e, nelle ore successive all’immersione, non prendere aerei né recarsi in montagna, a causa degli sbalzi di pressione. Si ricorda, infine, il numero blu 1530 per le emergenze in mare, valido su tutto il territorio nazionale 24 ore al giorno e utilizzabile gratuitamente sia da telefonia fissa che mobile. Attraverso quest’ultima, è possibile mettersi in contatto diretto con la Capitaneria di Porto in cui ricade la cella più vicina, riducendo ulteriormente i tempi di intervento.
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