Ostia – All’indomani due giorni fa della rimozione di due roulotte nelle quali avevano trovato rifugio delle persone senza dimora don Franco De Donno, responsabile della Caritas di Ostia, si schiera contro queste operazioni in favore di una “Roma pulita” e solleva quelli che definisce dei “preoccupanti interrogativi”. “Le strade e le piazze della Capitale sono perennemente sporche, i giardini abbandonati, i marciapiedi dissestati e gli allagamenti puntuali ad ogni acquazzone, eppure grande puntualità e diligenza viene posta nello spazzar via le roulotte sulla strada, unico rifugio per le persone fragili e dimenticate”, spiega il sacerdote. Che si domanda chi abbia comandato “questa operazione di pulizia così ben organizzata, mirata e meticolosa: un impegno degno di altre operazioni di pulizia più solerti e necessarie?”. E poi: “E’ proprio vero che ci troviamo in uno Stato o in un Comune dove ciò che conta è soltanto l’apparenza e rendere la vista piacevole ai benpensanti, trascurando i diritti fondamentali e naturali della persona?”.



E don Franco prosegue: “Non si tratta di alloggi, ma di rifugi! Come fa un uomo, alla vista del volto sofferente ed emaciato di un altro uomo suo simile – infreddolito e bagnato dalla pioggia battente - a strappargli l’unico riparo che ha, senza proporre alcuna alternativa immediata, se non la strada? ‘Qualcuno’ ha detto: “La legge è stata fatta per l’uomo e non l’uomo per la legge “ (cfr. Marco 2,27). E poi mi domando ancora: ci troviamo veramente in una società disumanizzata e in una città che vuole apparire bella, mentre in essa si consumano atti di spietata emarginazione?”. “Di fronte ad una politica della casa e della famiglia ormai da troppi anni assente, per cui molti cittadini vengono a trovarsi sulla strada dopo sfratti esecutivi, non si pensa che altre roulotte si posizioneranno tra breve sulla strada, quale necessario riparo dalle intemperie? Tutti questi interrogativi rimangono tali per manifestare stupore, sdegno, profondo disagio di fronte all’operazione di sgombero di roulotte sul territorio romano e lidense”, continua il responsabile della Caritas diocesana. “Per chi vive ogni giorno la prossimità con queste persone asciugandone spesso le lacrime, offrendo il conforto di una relazione umana e provando a cercare alternative che soltanto l’accompagnamento delle strutture sociali renderebbero possibili, è assai doloroso e scoraggiante vedere ‘spazzare via’ impietosamente un percorso di affiancamento tanto faticosamente costruito. Un po’ più di amore e un po’ meno di fredda applicazione delle leggi nei confronti dei più deboli non avrebbe il sapore di alcuna trasgressione, ma certamente quello di un supplemento di umanità!”, conclude don Franco, che ha raccolto le prime, seguenti firme di condivisione che di seguito riportiamo:



don Franco De Donno, Stefano Natali, Massimo Cecchini, Laura Sala, Domiziana Serpenti, Sara Pitirra, Marzia Pitirra, Diego Gianella, Jacopo De Luca, Giulia Marras, Matteo Brisciani, Silvia De Francisci, Rebecca Brock, Luca Ragni, Elisa Sermarini, Nella Calò, Alessia Iollo, Andreea Ribezzi, Angelica Finelli, Armando Russo, Daniele Bertotto, Giovanni Roccetti, Francesco Santini, Gaetano Corbo, Simone Marchettini, Dario Greiner, Flavio Greiner, Gianluca Rengo, Giulia Ricci, Lauro Cortese, Leonardo Amiri, Maria Di Pipi, Federico Zei, Giuseppe Mangeruga, Luca Mondovì, Marco Noli, d. Giovanni Falbo, Marisa Noferi, Alessandro Gianella, Gloria Marras, Alessandro Marras, Francesca Capecci, Federico Centrone, Farundo Gianella, Daniel Gianella!



“Faccio un appello anch’io al Gabinetto del Sindaco e alla Polizia Locale di Roma Capitale, che ringrazio comunque per la sensibilità con la quale sta operando, affinché ci concedano più tempo per organizzare e condividere l’accoglienza delle persone che vivono nelle roulotte, presenti nel nostro territorio. Queste persone sono utenti già conosciuti dai Servizi sociali municipali, e seguiti in collaborazione con le molteplici associazioni territoriali che rappresentano uno strumento prezioso di sostegno. Chiedo dunque maggiore tempo per poter trovare una soluzione condivisa, intraprendendo un percorso che veda al nostro fianco anche l’assessorato alle Politiche sociali cittadino”, dichiara l’assessore al welfare e alla salute del X Municipio Emanuela Droghei.