Ostia – Rinnovato di altri tre mesi l’incarico a Vitaliano De Salazar, nominato il 14 maggio scorso commissario straordinario della Asl RmD. E i Cobas commentano così la notizia: “Continua lo stato di confusione, indeterminatezza e precarietà nella gestione dell’Azienda dove ancora una volta assistiamo a un susseguirsi di nomine e incarichi a tempo o provvisori”.

 

 

 

“L’”inspiegabile” e irresponsabile decisione, oltre a rinviare senza giustificazioni quello che dovrebbe essere un atto dovuto, ossia la nomina di un direttore generale, arriva dopo che, nell’arco di circa tre anni, si è assistito ad un susseguirsi di avvicendamenti negli assetti organizzativi/gestionali  - commissari, sub commissari, direttori, direttori facenti funzioni e ancora commissari - determinando uno stato di confusione e rendendo ancora più difficile ed inefficace un ruolo e un’azione di governo, oggi più che mai necessari per affrontare le tante e profonde criticità e i problemi presenti nei servizi socio-sanitari pubblici”, spiega Cesare Morra dei Cobas.

 

 

In questo modo si determinerebbero continui e ripetuti ritardi, disagi e difficoltà nell’attività tecnico-amministrativa-gestionale impedendo una programmazione ed organizzazione dei servizi, necessari a garantire i minimi livelli di assistenza.

 

 

 

La mancanza della nomina di un direttore generale inciderebbe, inoltre, secondo i comitati di base, anche sui provvedimenti presi e adottati relativamente al piano di rientro del debito sanitario e su quelli, più recenti, legati alla revisione e razionalizzazione della spesa pubblica nell’ambito della spending review. Tra l’altro, è prevista una riduzione del 5% per tutte quelle commesse e prestazioni relative a contratti di appalto di servizi e di fornitura di beni e servizi, con ricadute sia sulla qualità dei servizi offerti sia sui livelli occupazionali con la diminuzione delle ore di lavoro per il personale interessato. Nello specifico saranno ridotte le ore del personale della società di pulizie  Nuove tecnologie applicate, ma ne potrebbero fare le spese anche le aziende addette alla manutenzione ed altre.

 

 

“Questi provvedimenti renderanno più acute le difficoltà già esistenti, sia per le condizioni di vita e di lavoro delle/i lavoratrici/lavoratori sia per l’efficienza di tutti i servizi socio-sanitari, tecnici e amministrativi, già messi a dura prova a causa della cronica carenza del personale per il blocco delle assunzioni e del turn over”, spiega Morra.
 

 

L’organizzazione sindacale ritiene quindi “grave e irresponsabile” la decisione della Regione Lazio di non dare un governo e una gestione stabili attraverso la nomina di un direttore generale. Questa decisione, secondo i Cobas, rifletterebbe i “conflitti, le tensioni e gli equilibri di potere interni al quadro politico ed istituzionale della stessa Regione Lazio”. Le conseguenze? Effetti sulla qualità e sull’offerta dei servizi ai cittadini.

 

 

 

Al commissario De Salazar i sindacati chiedono “l’avvio immediato di un confronto con le parti sociali e sindacali per affrontare i numerosi e gravi problemi presenti nei servizi e nelle strutture del territorio, tra cui il pronto soccorso”.

 

 

Da ricordare che il prossimo mese, il 20 settembre, scadrà il contratto trimestrale ai 15 ausiliari che hanno operato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, nei reparti del nosocomio lidense e al centro paraplegici di Ostia. Erano stati assunti con risorse prese dall’assistenza domiciliare e destinati 13 al pronto soccorso, 5 nei reparti e 2 al Cpo.