Ostia – A pochi minuti dalla prevista cerimonia di inaugurazione del Village, lo stabilimento sul lungomare Paolo Toscanelli confiscato al clan Fasciani nel 2013, è arrivato, improvviso, un ‘rinvio a data da destinarsi’. Sul posto erano già presenti forze dell’ordine, giornalisti e curiosi. Al momento non sono ancora state rese note le motivazioni che hanno fatto ‘saltare’ l’inaugurazione del lido, ma Unindustria Lazio, che ha sottoscritto un ‘Protocollo d’intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati’ alle mafie, informa che non appena ne sarà a conoscenza ne darà notizia.


IL PROTOCOLLO – Secondo il ‘Protocollo d’intesa per la gestione dei beni sequestrati e confiscati’, infatti, lo stabilimento Village di Ostia rinasce all’insegna della legalità in base a questo documento promosso dal Tribunale di Roma e sottoscritto da Unindustria, Confcommercio Roma, Roma Capitale, Regione Lazio, Abi. Vista l’importanza del protocollo Unindustria ed i suoi imprenditori si sono messi a disposizione per restituire al territorio di Ostia alcune delle aziende e dei beni oggetto di sequestro o confisca nell’ambito dei procedimenti contro la criminalità organizzata.


GLI OSPITI - All'inaugurazione erano attesi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il prefetto di Roma Franco Gabrielli, il presidente della III Sezione del tribunale di Roma Guglielmo Muntoni, il magistrato ed ex assessore alla legalità del comune di Roma Alfonso Sabella ed il presidente di Unindustria Maurizio Stirpe. L’apertura dello stabilimento era in programma nella XXI Giornata memoria delle vittime delle mafia, nell’ambito della Settimana della legalità promossa dalla Regione Lazio.