Ostia, ripascimento, in dirittura di arrivo i lavori
Ostia – In dirittura di arrivo i lavori di ripascimento delle spiagge di Ostia levante. Adesso si sta lavorando nell’ultimo tratto compreso tra gli stabilimenti Med e Vecchia pineta. Ma le polemiche non si placano. Innanzi tutto perché gli interventi si stanno concludendo con un mese abbondante di ritardo. E poi perché, come nota il Comitato civico 2013, l’ordinanza emessa dalla Capitaneria di porto, la 48/2012T, fissava il termine dei lavori al 25 giugno. L’ordinanza, una proroga, la terza, non è però stata rispettata e i lavori vanno avanti. Con le spiagge affollate di bagnanti. Ma nessuno avrebbe provveduto a controllare.
In più, secondo il comitato, l’opera sarebbe “approssimativa”. Ed incompleta, come ha dichiarato Ruggero Barbadoro, presidente regionale Federazione italiana balneari, nonché titolare dello storico stabilimento Venezia. In merito ai tempi, ed ai ritardi, Barbadoro non si sbilancia: “Purtroppo ad aprile si è verificato un guasto tecnico che ha comportato uno stop di circa quindici giorni: si è rotto il sabbiodotto e qui al mio stabilimento stiamo aspettando che vengano gli operai della ditta incaricata per rimuovere un tubo lungo circa un chilometro”, spiega Barbadoro.
“Poi”, prosegue, “ci sono state le mareggiate che hanno imposto un ulteriore fermo, ma ormai ci siamo: i tempi sono quelli che sono. L’unica contestazione che mi sento di fare è che adesso che il ripascimento è concluso è assolutamente necessario, affinché gli interventi non siano vanificati, costruire subito a Levante i 9 pennelli previsti. Altrimenti sarà stato tutto inutile e ci ritroveremo l’anno prossimo con il problema dell’erosione”, afferma il presidente Fiab.
“Negli ultimi anni è infatti la quarta volta che viene effettuata la ricostruzione degli arenili ma senza i pennelli, ossia delle protezioni di contenimento che costituirebbero una barriera efficace a contrastare l’azione devastante del mare, non si va da nessuna parte. Bisogna indire subito la gara d’appalto affinché a ottobre, al termine della stagione balneare, comincino i lavori, che sono il frutto di uno studio congiunto dell’università e dell’Ardis. Poi, magari, si potrà anche pensare ad una barriera soffolta ma intanto i pennelli sono la priorità”, sottolinea con calore Barbadoro.
Un ripascimento “sofferto”. E anche molto costoso. Sono stati stanziati 15 milioni tra Regione Lazio e Comune di Roma e di questi già 7, come precisano al Cc2013, ne sarebbero stati spesi. Soldi buttati se non si provvederà a costruire le barriere? Il comitato non ha mancato di segnalare ripetutamente “l'imperizia della ditta durante l'esecuzione dei lavori, così come la mancata applicazione delle prescrizioni di sicurezza a mare imposte dalla Capitaneria di porto e dal XIII municipio, che prevedevano anche il divieto di balneazione e l'interdizione al pubblico del tratto interessato”.
Tags: ostia