Ostia, rischio idrogeologico: i cittadini incontrano l’assessore Refrigeri
Ostia – Incontro in Regione sul problema della sicurezza idraulica nel territorio del municipio X. Una delegazione dei ‘Comitati in consulta’, rappresentata da Giuseppe Di Lorenzo, dal coordinatore del gruppo di lavoro sicurezza idraulica e presidente del comitato di quartiere Bagnoletto Alessandro Ieva, dal presidente del cdq Acilia-Monti di San Paolo Ezio Pietrosanti, dal presidente del cdq di Stagni di Ostia Maurizio Di Lullo, dal presidente del Toponimo Nuova Longarina Anita Matteucci il 27 dicembre scorso è stata ricevuta dall’assessore alle infrastrutture e ambiente Fabio Refrigeri e dal consigliere segretario Gianluca Quadrana, membro della commissione ambiente e politiche sociali e salute.
Nel corso dell’incontro i cittadini hanno fatto presente che Ostia è una zona a rischio idraulico R4, il massimo previsto dal decreto del presidente del consiglio dei ministri del 29 settembre 1998 “per il quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socioeconomiche.” Il rischio idraulico, determinato da cause e concause, risulta massimo, per il territorio lidense, soprattutto per la mancata realizzazione di un tratto di argine del fiume Tevere. Lo stesso canale dei Pescatori, che presenta difficoltà di deflusso delle acque verso il mare per problemi significativi d’insabbiamento alla foce, provoca un aumento del rischio idraulico con incidenza in particolare sul territorio dell’entroterra, costituito in gran parte da aree al di sotto del livello del mare e che, maggiormente soggetto ad allagamenti, nell’ottobre del 2011 fece registrare una vittima all’Infernetto.
La delegazione ha esposto all’assessore Refrigeri e al consigliere Quadrana i problemi connessi con l’inefficienza degli attuali canali di bonifica destinati allo smaltimento delle acque basse medie e alte, delle condotte di raccolta delle acque pluviali e delle condotte delle acque nere, suggerendo l’importanza della “centralizzazione delle competenze e delle responsabilità” in capo alla Regione Lazio. Secondo i cittadini, infatti, la sovrapposizione di una fitta rete di competenze e gerarchie politico-amministrative derivanti dall’elevato numero di enti coinvolti, oltre a generare un quadro frammentato del rischio idraulico, determinerebbe uno spreco di risorse economiche, di mezzi e di uomini. La centralizzazione delle competenze ridurrebbe invece i costi consentendo di recuperare quelle risorse necessarie alla realizzazione delle opere per la sicurezza idraulica non solo del X Municipio di Roma Capitale. Sarebbe inoltre necessaria la “mappatura dei rischi” che consentirebbe un serio monitoraggio di tutto il territorio, delle cause e delle concause che determinano la criticità al fine di valutare e stabilire, tenendo conto delle necessarie priorità, “dove fare cosa e quando”, utilizzando anche le competenze della consulta.
Durante l’incontro la delegazione ha ribadito all’Assessore Refrigeri, oltre la necessaria partecipazione al tavolo tecnico tra Regione Lazio e altri enti, quanto aveva già richiesto in passato, ovvero di far conoscere i progetti finanziati dalla Regione Lazio realizzati e/o da realizzare da parte del Consorzio di bonifica Tevere Agro Romano e suo “controllo”. Nel dettaglio, i cittadini hanno chiesto di far conoscere i progetti finanziati da altri Enti (locali o nazionali) realizzati e/o da realizzare a salvaguardia del territorio e a garanzia della sicurezza idrogeologica di far conoscere in un eventuale e puntuale “cronoprogramma” l’ordine delle opere in programma e quelle in via di attuazione a salvaguardia del territorio e a garanzia della sicurezza idrogeologica; risposte chiare per i risarcimenti dei danni subiti dalle alluvioni del 2008 e 2011; l’attivazione di procedure urgenti e finanziamenti congrui finalizzati a risolvere, in via definitiva, i rischi del dissesto idrogeologico nei comprensori residenziali più critici del territorio.
L’assessore si è dichiarato disponibile ad informare i comitati sugli sviluppi e sugli interventi che riguarderanno il territorio del X Municipio, soprattutto in previsione dell’immediata proposta di legge regionale sul governo delle acque e difesa del suolo. Il 17 ottobre scorso è stato istituito il tavolo tecnico permanente tra l’assessorato alle infrastrutture della Regione Lazio, il X Municipio di Roma Capitale, il Consorzio di bonifica Tevere e agro romano, la direzione infrastrutture, politiche abitative e ambiente, quella dell’area pianificazione della protezione civile della Regione Lazio e l’Agenzia regionale per la difesa del suolo sul rischio idrogeologico nel territorio del X Municipio di Roma Capitale. Assenti al “tavolo”, tuttavia, perché non invitati, i cittadini che, rappresentati da 23 comitati di quartiere e associazioni del X municipio, avevano ribadito attraverso una nota, indirizzata tra fine giugno e inizio luglio 2013 a tutti gli enti competenti, la necessità di interventi risolutivi a garanzia della sicurezza idraulica del nostro territorio.
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