Ostia - Nuovo blocco sulla Roma-Lido. Altro che “seconda sciabolata artica di Attila” che stringerà nella morsa del gelo il paese. Per i residenti del municipio XIII, oltre alla paura di alluvioni e allagamenti, l’incubo è rappresentato dal trenino, perennemente in ritardo. Con corse saltate, crolli di rami e delle linee aeree che arrivano persino a prendere fuoco. E poi: porte che non funzionano, infiltrazioni d’acqua quando piove, riscaldamento o aria condizionata non attivati. E adesso, in questo momento, tanti pendolari stanno faticosamente cercando di fare rientro nelle proprie abitazioni dopo una giornata di lavoro.

 
Nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, orario di punta, la linea che collega Ostia con la Capitale è andata di nuovo in tilt. Il treno partito da Piramide intorno alle 18 sarebbe arrivato poco dopo le 19. “Sembra un flipper”, commenta caustica la consigliera capitolina Maria Gemma Azuni, raggiunta dalle segnalazioni angosciate dei pendolari che in questo momento, mentre le squadre di emergenza sono al lavoro e sono state attivate le navette da Acilia a Ostia, Castelfusano e Colombo, condanna un “problema annoso che dura da più di dieci anni con tanti disagi senza essere risolto per troppe inadempienze o scarica barile continui tra i vari enti”.


“Ma tutto questo si gioca sempre sulla pelle dei cittadini che ogni giorno vivono un tale stress che causerà seri problemi di ordine pubblico”, prosegue: “la pazienza è finita: è tempo di fatti e non di favole pre-campagna elettorale, come raccontato pochi giorni fa, che ormai non fanno più presa su nessun cittadino.  Essi hanno bisogno di efficienza e di sicurezza. Ristabiliamo le priorità e lavoriamo su quello che migliori effettivamente questa città e la vita dei suoi abitanti. E su questo non demordo”.


Alessandro Claudio Meta, presidente del comitato di quartiere Acilia sud 2000, anch’egli pendolare e punto di riferimento per tantissime persone che utilizzano, o vorrebbero farlo la Roma-Lido, per il suo impegno, è indignato. “Il guasto di oggi non è un caso isolato: tutti i giorni succede ‘qualcosa’”, afferma. “Le corse saltate, per esempio, come stamattina. Alle 8 è arrivato il treno, preso d’assalto. Si viaggia peggio che nei carri bestiame. Siamo stremati: e pensare che i viaggiatori sono aumentati sia perché è aumentato il numero degli abitanti sia perché, con la crisi e con le strade malridotte, si sceglie il trasporto su ferro. Ma mentre i pendolari crescono diminuisce la frequenza. Nel 2006, nell’orario di punta, c’era un treno ogni 7 minuti, adesso ogni 10”.

 
Era stato proprio il presidente del comitato che aveva commentato con ironia le dichiarazioni di Luciano Ciocchetti, vicepresidente regionale, che giovedì 29 novembre era intervenuto ad un incontro organizzato presso il Consorzio artigianale ed industriale di Acilia-Dragona.


Sullo sviluppo dei trasporti nella zona di Ostia e dell’entroterra di Acilia/Dragona/Fiumicino, Ciocchetti aveva detto, oltre ad una frequenza di 2 minuti dei treni, che “occorre realizzare poi una diramazione che dalla nuova stazione di Acilia sud possa collegare l'area industriale di Dragona, la Fiera di Roma, l'aeroporto di Fiumicino e il nuovo porto commerciale dove nei prossimi anni arriveranno circa un milione di croceristi. Un'opera del costo di 600 milioni che si può fare attraverso un'operazione di project financing”.  


Ma dei progetti annunciati da Ciocchetti Meta era, ed è, stato categorico: “Basta a progetti fantascientifici che non si realizzeranno mai. I fondi saranno ulteriormente tagliati. Di project financing non v’è traccia. E’ la nuova edizione della Fiera dei sogni?”, conclude.