Ostia – Slot machine, giro di vite contro il gioco d’azzardo. A dichiarare guerra al cosiddetto gambling patologico, chiedendo immediati interventi a tutela delle fasce più deboli, è Fabrizio Santori, presidente della commissione sicurezza di Roma Capitale.

 

 

"Da oltre tre anni chiediamo interventi decisi contro il gioco d'azzardo patologico: ne sono una testimonianza gli atti, le note e le commissioni convocate su questa tema sempre rimaste inascoltate. Roma Capitale deve intervenire  subito nella direzione espressa dal nuovo decreto sulla sanità, intensificando i controlli nelle sale gioco ed applicando il limite  della distanza di sicurezza di questi locali da scuole, luoghi di culto  e ospedali, dai luoghi di cura, rendendone di fatto più difficile  l'accesso alle fasce più a rischio della popolazione, come già  previsto da altri comuni italiani come Parma, Livorno e Firenze e  accogliendo un invito, risalente al lontano 1990, con cui il prefetto di  Roma esortava l'amministrazione ad emanare provvedimenti in tal senso”, spiega il presidente Santori.

 

 

 

“Abbiamo già più volte sollecitato l'assessore alle attività produttive, Davide Bordoni, e il
dipartimento commercio di Roma Capitale affinché si renda conto di  questa emergenza modificando il regolamento esistente. Ma non basta”, chiarisce Santori.

 

 

“Contro il vizio del gambling, della scommessa finalizzata ad una vincita  che non arriva mai e che trascina nel baratro i giocatori e le loro  famiglie, è necessaria una azione specifica, severa e rigorosa anche  per contrastare l'infiltrazione della criminalità organizzata e
scardinare il meccanismo del gioco illegale favorendo l'istituzione di  un tavolo tecnico di confronto con la Prefettura”, sottolinea il presidente  della commissione sicurezza, che ha presentato una mozione di impegno al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sul gambling patologico, approvata  all'unanimità a marzo in assemblea capitolina "per il contrasto delle
dipendenze patologiche, alla luce del Piano regolatore sociale e l'adozione di  interventi di prevenzione".