Ostia, ‘salta’ il consiglio straordinario sul rischio idrogeologico
Ostia – Annullata ‘per motivi organizzativi’ la seduta del consiglio straordinario del municipio X, fissata per martedì 11 marzo alle 9.30, sul rischio idrogeologico. La notizia è stata accolta con sconcerto, e più di un mugugno, dai cittadini e dai comitati che dopo l’alluvione devastante del 31 gennaio scorso attendevano con ansia questo momento di confronto politico. “A quanto pare”, dichiara Gaetano Di Staso, un residente di Ostia antica, “l'annullamento era già, sebbene non ufficialmente, annunciato. Come prima causa il mancato, ‘distratto’ invito a partecipare all’assessore all'ambiente della Regione Lazio, Refrigeri”, prosegue: “oggi, poi, la notizia del rinvio a giudizio della presidente del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano, per omicidio colposo e inondazione, come riporta il quotidiano Il Messaggero Litorale, in riferimento al nubifragio dell'ottobre del 2011 in cui perse la vita un uomo all'Infernetto. Ecco, tutto questo mi fa venire molti dubbi sulla volontà di indire un incontro attesissimo dai cittadini e dai comitati del X municipio coinvolti nelle alluvioni del 31 gennaio e del 2 febbraio scorsi che hanno messo in ginocchio intere famiglie e quartieri provocando gravi crisi economiche, ambientali e sociali”, conclude.
Il 19 febbraio scorso si svolse al centro anziani ‘Lo scariolante’ di Ostia antica il primo tavolo tra i comitati di quartiere sulla sicurezza idraulica. I partecipanti si incontrarono ormai venti giorni fa per discutere delle azioni da intraprendere dopo i devastanti eventi meteo. Tante le proposte per intraprendere una “forma” di progetto in sinergia con i cittadini, i comitati, le istituzioni, e gli enti di riferimento. All'ordine del giorno i problemi relativi ai canali, alle idrovore e alle pompe che non funzionarono. E quindi i canali ereditati dalle bonifiche dell'800, l’urbanizzazione che ha, di fatto, diminuito le zone di esondazione, la rete fognaria insufficiente, oltre agli eventuali abusi al suo interno. “Abbiamo discusso della scarsa manutenzione fognaria, dell'insolvenza ormai conclamata del Cbtar, dell’insensata edilizia selvaggia: questi i temi di maggior spicco affrontanti in una assemblea che si è protratta fino all'una di notte”, spiega Gaetano Di Staso, in veste di portavoce del locale comitato di quartiere. “Molti i malumori di chi in una notte di pioggia ha perso tutto. E la paura di nuovi allagamenti”, continua: “Il comune che stanzia 1,5 milioni di euro, per un totale di circa 1.700 euro a famiglia (una goccia in un oceano di lacrime) da assegnare con dichiarazioni Isee, cifra alla quale in molti hanno anche proposto di rinunciare per usare questo 1.5 milioni di euro per affrontare "effettivamente" i primi interventi di messa in sicurezza, almeno "ordinaria", in attesa che venga confermata la calamità naturale e l'arrivo di risorse economiche più cospicue. I cittadini sono esasperati dall’ imperizia, dalle responsabilità e dal continuo scaricabarile di una politica che, troppe volte, ha lasciato consapevolmente correre”. Gaetano Di Staso riferisce pertanto che “i comitati hanno bisogno di sicurezza idraulica”. Per questo il consiglio di martedì prossimo rappresentava un appuntamento importante tra i cittadini, l'amministrazione e gli uffici competenti “per una rapida e costruttiva soluzione dei problemi strutturali e per intervenire in maniera "forte" verso quegli enti che per la loro "mancanza" di azione, manutenzione e presenza nei momenti di calamità, hanno favorito gravi disastri”.
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