Ostia: ‘saltati’ i soggiorni estivi per i pazienti psichiatrici
Ostia – ‘Saltati’ i soggiorni estivi per i pazienti psichiatrici: i Cobas della Asl Roma D, considerando questo fatto “grave e lesivo dei diritti e delle aspettative degli utenti, delle loro famiglie e dei bisogni di salute”, si rivolgono all’azienda sanitaria e all’assessore capitolino ai servizi sociali Rita Cutini. “Nell’ambito dei programmi di promozione della salute ogni anno il Comune di Roma stanzia dei fondi, trasferendoli alle Aziende sanitarie, per realizzare interventi socio-sanitari tra i quali i soggiorni estivi per i pazienti del servizio di salute mentale. Anche quest’anno sarebbero stati assegnati finanziamenti a tutte le Asl dal Dipartimento delle politiche sociali sussidiarietà e salute del comune di Roma con determina dirigenziale n. 2017 del il 23/5/2014.
“I soggiorni vacanza rivestono, per gli utenti psichiatrici, ai fini di un loro reinserimento sociale, nonchè per le loro famiglie, un momento particolarmente importante, nell’ambito di un programma terapeutico nel quale si realizza e si rafforza un momento di aggregazione, intenso e costruttivo, tra operatori e utenti e tra gli stessi utenti”, dichiarano in una nota i Conbas. “Peraltro nel periodo del soggiorno viene riconosciuto e valorizzato il lavoro e il percorso realizzato durante il corso dell’anno e viene, altresì, verificata e monitorata l’autonomia raggiunta da ogni singola persona: esso rappresenta, inoltre, per molti utenti, la prima ed unica occasione di allontanamento dalla realtà che quotidianamente e abitualmente vivono. La scrivente organizzazione sindacale”, prosegue la nota, “è venuta a conoscenza che i soggiorni quest’anno non sarebbero stati effettuati. Pur non conoscendo le motivazioni che hanno indotto la Direzione zziendale, in tutte le sue articolazioni, a non effettuare i soggiorni di cui all’oggetto, la scrivente O.S. ritiene tale decisione fortemente lesiva dei diritti e delle aspettative degli utenti e delle loro famiglie, nonché limitante delle necessità e dei bisogni di salute di pazienti. I programmi e i progetti terapeutici, infatti, prevedono, non solo terapie farmacologiche, consulenze psichiatriche ed altro ma attività di riabilitazione e socializzazione, prerogative essenziali di un servizio territoriale per la salute mentale”. Sottolineando “la preoccupazione che il mancato utilizzo dei finanziamenti assegnati specificatamente dal Comune di Roma possa in futuro compromettere ulteriori assegnazioni di contributi destinati a tale scopo chiede quindi l’attivazione dei soggiorni di vacanza per i restanti mesi dell’anno: qualora ciò non dovesse essere possibile chiede che la Direzione Aziendale si attivi verso il Dipartimento delle Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute del Comune di Roma per rappresentare le ragioni per le quali i soggiorni suddetti non sono stati ancora effettuati, esprimendo, nel contempo, la propria volontà e il proprio impegno per una prossima realizzazione degli stessi”, conclude la nota dei Cobas.
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