Sanità, la Asl RmD nega il contributo ai malati terminali dell’Ant di Ostia
Ostia - Le speranze dei malati oncologici terminali "andranno in fumo" dopo la decisione dei vertici della Asl Roma D di non voler rinnovare a Ostia il contributo di 40.000 euro all’Associazione nazionale tumori, la fondazione che da oltre trent'anni garantisce assistenza socio-sanitaria gratuita a domicilio ai malati di tumore in 9 regioni d'Italia, per gli anni 2012 e 2013.
A denunciarlo è la stessa fondazione, che vede "messa così a serio rischio l'assistenza ai malati oncologici in fase terminale e alle loro famiglie", un’assistenza che in oltre dieci anni ha fornito sostegno a domicilio a circa mille malati nella sola zona di Ostia. Il tutto grazie a medici, infermieri, psicologi pagati da Ant e in modo completamente gratuito per gli assistiti e le loro famiglie.
Nel 2011 l’Ant era riuscita per la prima volta a ottenere nel Lazio un contributo del valore di 40.000 euro, un semplice aiuto per l'assistenza realizzata dai tre medici, un infermiere e uno psicologo che lavorano per la Fondazione, nata nel 1978 e principale realtà del Paese nel campo delle cure palliative.
"Il 'no' di oggi - prosegue Ant - si riferisce proprio a questi 40.000 euro". La cifra complessivamente spesa dalla Asl Roma D per ogni singolo paziente assistito da Ant nel 2011 era pari a 400 euro, per una media di assistenza di circa 100 giorni.
Quindi un contributo di 4 euro al giorno, mentre il costo di una giornata di degenza in un ospedale pubblico si aggira sui 600 euro. Il costo di una giornata di degenza in uno degli hospice con i quali sono state attivate le convezioni a Roma costa invece alla sanità pubblica circa 200 euro, 100 euro al giorno per l'assistenza domiciliare che gli stessi soggetti forniscono.
(fonte Adnkronos salute)
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