Ostia - Servizi sanitari a rischio a Ostia e nel territorio della Asl Roma D. A lanciare l’allarme, dopo la Cgil, è oggi la Uil Fpl. Per sopperire alla gravissima carenza di infermieri all’ospedale Grassi la Direzione aziendale ha trasferito, e trasferirà, personale da altre strutture nel nosocomio lidense. Come già denunciato dalla Cgil, i primi a risentirne saranno soprattutto il Sert e il Distretto di salute mentale che si sono visti privati 8 infermieri in un contesto che soffre già di un sotto organico. “Molto probabilmente”, dichiara Lucio Di Camillo, dirigente della sigla, “si verificheranno disagi per gli utenti e per i loro familiari in servizi molto delicati, dove il rapporto infermiere-paziente è essenziale. Mentre tutte le linee guida nazionali e internazionali parlano di un potenziamento dei servizi territoriali per diminuire il ricorso all'ospedale, ecco che invece nella Asl Roma D si tende a depotenziarli, in un sistema illogico dove la ‘coperta corta’ sembra l'unica soluzione”.

 

Il sindacalista osserva che tra le cause di questa insostenibile situazione vi è “sicuramente il blocco delle assunzioni, ma anche una gestione delle risorse umane che in questi anni non si è rivelata ottimale, con vere e proprie anomalie che a volte rasentano l'assurdo”. “La Uil Fpl sta denunciando da anni queste anomalie ma chissà per quale motivo non vengono sanate”, spiega Lucio Di Camillo, che continua: “per fare un esempio negli ultimi anni sono stati nominati circa 40 coordinatori (caposala): sono talmente troppi che oggi ci ritroviamo con dei caposala che coordinano se stessi! E un anno fa, nonostante il blocco delle mobilità, l’Azienda ha pensato bene di prenderne un'altra dal San Camillo: e la questione ancora oggi non è stata chiarita dalla direzione. Perchè? O anche: abbiamo due operatori sociosanitari che potrebbero occuparsi di assistenza nei reparti e invece vengono tenuti in camera mortuaria. Ma a chi fanno assistenza? Ai pazienti deceduti? E’ un lavoro che potrebbe essere svolto dagli ausiliari. In sintesi: sono tutte risorse tolte all'assistenza diretta. Se si correggessero  le anomalie gestionali del Grassi e del Cpo si potrebbe recuperare non poco personale: speriamo”, conclude,  “in un cambio di rotta di questa direzione aziendale non solo nell'interesse dei lavoratori ma soprattutto dei cittadini”.