Ostia - E' stato approvato questa mattina all'unanimità l'Ordine del giorno per dedicare un luogo nel X Municipio al professor Luca Serianni, il famoso linguista, filologo e docente universitario rimasto vittima lo scorso 18 luglio di un investimento a Ostia mentre stava attraversando sulle strisce pedonali. 

Il professor Serianni, 74 anni, accademico di chiara fama e appassionato studioso, molto amato dai suoi studenti, viveva a Ostia con la famiglia da molti anni dove partecipava attivamente alla vita culturale e sociale della città. Lo scorso anno aveva tenuto tre lectio magistralis su Dante nella chiesa Regina Pacis dove martedì scorso si sono svolti i funerali alla presenza di una folla commossa. La camera ardente, che si era tenuta il giorno precedente all'Università La Sapienza, aveva visto la partecipazione e l'omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi.  

Appreso della morte di Luca Serianni,  Mirella Arcamone, consigliera di DemoS Laboratorio Civico X - Roma X Municipio e presidente della Commissione Politiche sociali e abitative, ha presentato lunedì un ordine del giorno per dedicare un luogo del territorio in segno di rispetto, ricordo di omaggio. Oggi il documento è stato approvato all'unanimità nel corso del consigio municipale.

"Ringrazio tutti i Consiglieri, di maggioranza e opposizione", così dichiara la consigliera Arcamone: "L'odg che mi vede prima firmataria, sottoscritto anche dalla consigliera Fallacara, per dedicare un luogo al professor Luca Serianni nel nostro Municipio, approvato all'unanimità e sottoscritto da tantissimi colleghi ci vede uniti. Un bel segnale, perché una comunità si costruisce anche così. È solo l'inizio dell'attenzione che questo territorio (e tutto il Paese) deve ad uomo che lo ha segnato, amato e fatto crescere, con il suo impegno da insegnante, da intellettuale, da cittadino che si è speso a favore dei diritti umani e sociali".  "Caro prof, il nostro non sarà un rito svuotato di senso. Siamo impegnati (e non ce ne nascondiamo le difficoltà) per le scuole, per la cultura, per i diritti di uguaglianza", conclude.