Trasporti, domani nuovo “venerdì nero”
Ostia – A distanza di due settimane, domani, venerdì 20 luglio si prevede una nuova paralisi per il trasporto pubblico locale a causa del nuovo sciopero nazionale di quattro ore – dalle ore 8.30 alle 12.30 – indetto dalle principali sigle. A rischio treni, tram, bus e metro.
Una serrata che arrecherà ulteriori disagi non solo a causa del consueto traffico del week-end ma anche perché coinciderà con il primo esodo estivo.
Ad incrociare le braccia saranno Faisa-Cisal per Atac e per Faisa-Cisal per Roma Tpl scarl, Sul e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Mobilità Spa, Filt-Cgil, Filt-Cgil, Fit-Cisl per Cilia spa estende la protesta dalle 8.30 alle 16.30, mentre Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Trasporti, Faisa-Cisal per Orsa-Trasporti, lo effettuerà a modalità varie.
Alla base della protesta il mancato rinnovo del contratto nel trasporto pubblico che ha fatto scattare la decisione delle sigle. “La posizione delle controparti, praticamente indisponibile a qualsiasi soluzione dopo oltre due anni e mezzo di inutile trattativa, con questa ultima arrogante provocazione rischia di vanificare qualunque tipo di percorso delineato con il documento strategico per il rilancio del settore dentro il quale il rinnovo del contratto della Mobilità costituisce elemento imprescindibile per la ricerca di economie e soluzioni alla grave crisi che interessa il settore sull'intero territorio nazionale”, spiegano le sigle in una nota.
Il presidente dell'autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, si è interessato della vertenza rivolgendo un appello al premier Mario Monti, al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, al ministro per gli affari regionali, Piero Gnudi, e al presidente della conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani sul mancato rinnovo del contratto.
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