Ostia, scomparso in mare il 23 dicembre: ritrovato sulla spiaggia di Follonica
LA SCOMPARSA – La scomparsa del 64enne risale alle 3.40 del 23 dicembre scorso quando l’uomo, che abitava poco lontano dal lungomare Paolo Toscanelli, fu notato mentre si immergeva in mare nei pressi di uno stabilimento balneare senza però fare ritorno a riva. A lanciare l’allarme alle forze dell’ordine il custode del lido.
LE RICERCHE – Sul posto intervennero immediatamente i militari della capitaneria di porto, che coordinò le ricerche condotte anche con l’ausilio degli elicotteri dei vigili del fuoco e della guardia di finanza e di una squadra dei sommozzatori, oltre che con le motovedette e le squadre a terra. Le operazioni di ricerca e soccorso furono avviate nelle acque antistanti la spiaggia del Faber Beach, sul lungomare di Ostia Ponente, e proseguirono incessantemente per dieci giorni nel tentativo di recuperare il corpo, sempre che fosse disperso in mare. Sulla spiaggia furono però ritrovate le ciabatte, riconosciute la stessa mattina della scomparsa dai familiari. Le speranze di ritrovarlo in vita, purtroppo, andarono via via scemando anche a causa delle basse temperature dell’acqua. La capitaneria di porto, tuttavia, ha proseguito nelle ricerche per dare ai familiari la possibilità di ritrovare il loro caro ed ha offerto loro sostegno morale e psicologico durante queste drammatiche settimane.
IL RITROVAMENTO - Quanto al ritrovamento, avvenuto da parte di un passante alle sette di ieri mattina, martedì 12 gennaio, sulla spiaggia di Follonica nella zona tra l’Arca e le scuole, il corpo, che era saponificato per la lunga permanenza in acqua, appariva irriconoscibile per la presenza di una patina biancastra. La saponificazione è un processo che avviene a seguito del contatto con l’acqua e di ambienti umidi per almeno due settimane. A parte la statura, un metro e 75 centimetri, e gli oggetti personali indossati ai polsi, oltre ai resti degli indumenti, il cadavere non aveva con sé documenti tali da permetterne l’identificazione.
IL TRASFERIMENTO - Il corpo, si è appreso, in attesa di risalire alla sua identità, è stato trasferito già da ieri all’obitorio dell’ospedale Misericordia, a Grosseto, dove nel pomeriggio sono stati effettuati una ricognizione cadaverica e prelevati tessuti per una eventuale prova del dna così da confrontarlo con quello delle persone scomparse. Sono intervenuti i carabinieri di Follonica e quindi la capitaneria di porto locale che ha contattato le capitanerie nelle quali i militari erano al lavoro nella ricerca di persone scomparse in mare.
IL COMANDANTE FABRIZIO RATTO VAQUER – “Siamo stati informati ieri del ritrovamento del cadavere”, spiega il comandante Fabrizio Ratto Vaquer, “in quanto, in particolare, erano due le persone scomparse, una delle quali sul litorale di Ostia, di nostra competenza. Sono state le correnti a trascinarlo fino a Follonica, dopo Punta Ala”, aggiunge, “cosa abbastanza frequente se si pensa che è accaduto abbastanza spesso che dalla Liguria abbiano raggiunto anche la Francia. In un caso un corpo da Porto Fino fu ritrovato a Saint Tropèz”.
I FAMILIARI – Il magistrato di Grosseto ieri ha disposto l’autopsia che dovrebbe svolgersi venerdì prossimo. Il comandante Fabrizio Ratto Vaquer informa tuttavia che la procedura, che dovrebbe passare al magistrato di Roma, forse potrebbe non avvenire ma che sarà comunque il magistrato a deciderlo. “I familiari erano in qualche modo preparati, siamo loro vicini in questo momento”, sottolinea l’alto ufficiale.
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