Ostia – Si è conclusa con una denuncia presentata questa mattina ai carabinieri di Ostia l’’odissea’ vissuta fino a ieri dai 144 bambini della scuola per l’infanzia ‘Isole Azzorre’, evacuati dai vigili del fuoco nei giorni scorsi per il rischio di un possibile corto circuito elettrico e poi costretti a stare nelle aule gelide con giubbotti, berretti e cappottini per la mancanza di riscaldamento. Oggi, fortunatamente, la caldaia è stata riaccesa e i piccoli hanno potuto dedicarsi alle consuete attività al caldo. Ma restano lo ‘sbigottimento’ e l’indignazione dei genitori che per una settimana hanno effettuato ‘sopralluoghi’, arrampicandosi con le scale fin sopra la terrazza allagata della scuola frequentata dai loro figli, hanno chiamato vigili urbani e pompieri e inoltrato richieste su richieste agli uffici tecnici del municipio X e allo stesso mini-sindaco Andrea Tassone. Le mamme e i papà, preoccupati per una vicenda che avrebbe potuto avere esiti drammatici viste le condizioni di inagibilità della materna, hanno così deciso di formalizzare una denuncia nei confronti di Claudio Saccotelli, direttore dell’Uot municipale, “per negligenza”. “Il documento è stato protocollato e inoltrato all’amministrazione locale”, informa Fabiana Sorrentino, madre di una bambina, che stamattina ha firmato la denuncia a nome delle famiglie.

 

Tutto ha inizio una settimana fa. Esattamente mercoledì 20 novembre quando a causa delle piogge torrenziali che si sono abbattute su Ostia nella scuola comincia a ‘piovere’ dal soffitto e in particolare dalle plafoniere elettriche. L’acqua si infiltra attraverso le intercapedini in maniera abbondante e il personale della scuola, per precauzione, spegne la luce nel corridoio temendo un micidiale binomio acqua-elettricità. Il corridoio piomba nel buio. Nel frattempo vengono sistemati dei secchi per raccogliere l’acqua. Della situazione viene a conoscenza Fabio Morini, geometra e papà di un bimbo del terzo anno. L’uomo decide di approfondire la situazione senza aspettare che agli uffici vengano inviati fax e richieste. Prende una scala e sale sopra al solaio dove trova mucchi di foglie e piante che ostruiscono il deflusso dell’acqua nelle canaline di scolo. “Penso che da almeno due anni nessuno abbia effettuato alcun tipo di manutenzione”, dichiara a Ostiatv: “c’era una sorta di piscina con almeno 30 centimetri d’acqua”. Intanto i genitori informano i vigili urbani che, una volta giunti sul posto, decidono di chiamare i vigili del fuoco e i tecnici municipali.

Al loro arrivo i pompieri decretano l’inagibilità della struttura, disponendo l’immediata evacuazione dei piccini. Nel corso del sopralluogo i vigili del fuoco rilevano anche la rottura di una tubatura del gas. Nei giorni successivi vengono effettuati i lavori di ripristino e di pulizia e lunedì 25 novembre la scuola viene riaperta. Salvo scoprire che il tubo del gas non è stato ancora riparato e che quindi manca il riscaldamento. Fabio Morini, a nome dei genitori, si reca in municipio dove incontra il presidente Tassone. “Il minisindaco si è subito attivato ed effettivamente la tubazione è stata riparata”, spiega il papà. Ma il giorno seguente, ossia ieri, le aule sono ancora gelide. “I bambini più piccoli, sentendo freddo, si sono fatti la pipì addosso”, racconta il signor Morini. Insomma, niente caldaia perché mancava la trasmissione della certificazione dell’avvenuta riparazione all’Italgas. “Hanno perso una giornata intera per fare quello che si poteva fare in dieci minuti. Da tutto questo emerge una generale mancanza di organizzazione, una serie di inadempienze da parte dell’Uot che avrebbe dovuto controllare la scuola, dove i problemi non mancano – bagni cellophanati, rubinetti che perdono, pulsanti degli sciacquoni che non funzionano – e della coordinatrice, che fisicamente si trova in un altro plesso, che avrebbe dovuto segnalare tramite fax eventuali richieste di intervento. Io”, conclude, “in qualità di geometra ho certificato che le infiltrazioni di acqua sono dipese dalla mancanza di manutenzione”. "Naturalmente", aggiunge la signora Sorrentino, "a scuola sono andati soltanto quei bambini i cui genitori erano impegnati con il lavoro e che, seppure a malincuore, non potevano restare a casa. Anche nella mensa infatti mancava il riscaldamento".


Immediata la risposta del X Municipio: "Abbiamo quotidianamente seguito le problematiche degli edifici scolastici soprattutto nel periodo delle  piogge battenti che hanno colpito il litorale. Attenzione particolare soprattutto per il plesso di via delle Azzorre dove abbiamo  immediatamente collaborato con gli uffici competenti per risolvere i  disservizi nati in seguito al maltempo. Oggi siamo contenti di dire che i bambini stanno facendo lezione al caldo ma la nostra attenzione nei confronti della scuola rimane alta"