Ostia – Vandalizzata durante la notte la scuola Capo delle Armi di Ostia. La struttura, che fa parte dell’istituto comprensivo Vivaldi, è stata completamente devastata nel corso di un blitz.

 
Panchine divelte, cassonetti svuotati e rovesciati a terra, panchine nuove usate per fare il fuoco. Scarabocchi a vernice senza alcuna forma, bestemmie sui muri a caratteri giganteschi.

 
A scoprire i disastri l’associazione La Ciurma che oggi si era recata per iniziare i lavori per la collocazione della statuina di Maria Regina della Pace, pellegrina dal 3 marzo scorso in tutta la città di Ostia.

All’arrivo dei volontari all’interno c’erano dei ragazzi che, interrogati, hanno tranquillamente spiegato che finora sarebbero sempre entrati indisturbati, nei fine settimana, ‘per una passeggiata’.



La scuola Capo d'Armi, negli anni Novanta la seconda casa del piccolo Simeone Nardacci, il bimbo abusato e poi ammazzato, è in ginocchio. "Ben venga la madonnina qui”, dice ai volontari de La Ciurma un docente in servizio presso l'istituto: “avete fatto bene a farla venire qui a risiedere per sempre, perché questo posto è dimenticato da Dio".


“La bizzarra espressione forse non tiene di due particolari non da poco. Per prima cosa la considerazione che in realtà non era programmato che la Madonna risiedesse lì per sempre, ma anzi doveva essere altrove”, osserva però Stefano Di Tomassi, educatore de La Ciurma. “Tuttavia, per una serie di coincidenze, ci è stato permesso di farla dimorare qui. La seconda è che quel luogo non è affatto dimenticato da Dio e docenti, famiglie e alunni non devono sentirsi abbandonati dallo stato, ma anzi la presenza degli insegnanti è e deve essere la garanzia che lo Stato è presente per difendere e tutelare gli interessi di tutti contro l'egoismo di pochi”.
 

Secondo Di Tomassi, infatti, è per violenza ed egoismo che quasi ogni settimana la scuola è sottoposta a raid distruttivi. “Invito giornalisti e cittadini a venire a vedere la devastazione operata”, prosegue l’educatore: “Servono subito la vigilanza, i sistemi di allarme, ma soprattutto il ripristino del Centro minorile extrascolastico, bloccato dall'assurda burocrazia che non decide di chi è la competenza, con educatori professionali e pedagogisti, personale altamente qualificato che possa lavorare in sinergia con i docenti della scuola d'infanzia, primaria e secondaria”.

 
“Sarebbe anche opportuno che qualche squadra del servizio civile operi all'interno in modo che la scuola sia sempre presidiata. Anche collocare all'interno dei gruppi scout, con le comunità di capi scout adulti sarebbe una soluzione per presidiare questi baluardi della democrazia che devono essere le scuole. Nell'immediato certamente occorre che le scuole della repubblica siano vigilate e allarmate: non si può più aspettare”, afferma con decisione.


“Una cosa però è certa: sul ripristino delle scuole del municipio molti politici e partiti si giocheranno i loro seggi . La gente ha voglia di essere tutelata dallo Stato che deve essere una garanzia contro pericolose collusioni locali e giochi clientelari , lobbistici e di piccoli gruppi di potere”, aggiunge.

 
“Come sempre invitiamo i mass media ad accendere i riflettori su queste situazioni perché i cittadini hanno il diritto di essere informati: in questo si fonda la credibilità e la serietà delle piattaforme comunicative, non dalle colorate pagine e le grafiche computerizzate o da immagini suggestive e accattivanti”, conclude Stefano Di Tomassi.