Ostia – Si è è concluso ieri il progetto Riversea dell'associazione Marevivo che ha visto coinvolti gli istituti Vivaldi di Ostia e Fanelli Marini di Ostia Antica. "Abbiamo parlato dell'acqua - spiega Antonella Moroso, collaboratrice di Marevivo - un bene senza il quale non esisterebbe la vita. Abbiamo cercato di far capire quanto è importante per noi l'acqua quotidianamente. Il nostro pianeta viene definito 'Pianeta blu' e lo abbiamo dimostrato in aula ai ragazzi giocando con il mondo, ovvero: con l'ausilio di un mappamondo gonfiabile, abbiamo chiesto ai ragazzi di lanciarsi la palla a vicenda". Una volta presa la palla, i ragazzi hanno osservato come il dito indice sulla palla tocca quasi sempre acqua e non terra. Lo scopo è stato quello di far toccare con mano, nel vero senso della parola, che il pianeta è ricoperto per il 70% di acqua e il rimanente 30% è occupato dalle terre emerse. Approfondito anche il concetto che solo il 2,5% del totale è acqua dolce, mentre il 97,5% è acqua salata.


La parte finale è stata dedicata ad alcuni accorgimenti che ognuno di noi, nel suo piccolo può fare per far sì che l'acqua non venga sprecata. Ricordando sempre che l'acqua è una risorsa finita, non rinnovabile e che scarseggia in molti paesi. Ora viene il bello spiega Moroso: "Il 22 maggio una giuria di esperti valuterà i lavori delle 11 classi che hanno partecipato al concorso 'Il mare che vorrei' e la Scuola vincitrice sarà premiata con un Ipad. E non è finita qui: subito dopo, il team di Marevivo insieme all'Istituto vincitore, saranno ospiti nel programma televisivo Geo e Geo sulle reti Rai".

"Un'esperienza indimenticabile ogni volta che lavoro con i ragazzi c'è sempre da imparare. Sono candidata alle elezioni municipali del 26-27 maggio con il Pdl - spiega Antonella Moroso - e di poter estendere questo bellissimo progetto anche alle altre Scuole del X (ex XIII) Municipio. Dobbiamo far emergere e valorizzare i progetti come questi, che sono importanti, anche e soprattutto perchè sono legati al mare, che calzano a pennello per il nosrto territorio. E' decisamente più facile sensibilizzare i ragazzi che vivono la realtà del mare, quotidianamente, rispetto a chi è abituato a vederlo e viverlo solo d'estate. Speriamo quindi, in un tuffo nel blu anche il prossimo anno".