Ostia, materna di via Orioli: altro che data di inizio lavori! E tra un mese inizia la scuola
Ostia – Grandissima attesa. Seguita però da un’altrettanto grandissima delusione l’hanno avuta questa mattina le mamme di Ostia antica che hanno assistito alla seduta della commissione lavori pubblici del municipio X sul problema della ‘scuola fantasma’ di via Orioli. Il cantiere per la costruzione della materna, l’unica del quartiere, è infatti fermo da mesi a causa di una variante. La pratica è al momento in stand by al Genio civile in attesa del nulla osta e gli interventi, ovviamente, sono bloccati. Anche se c’è già stato Gioacchino Assogna, ex presidente dell’allora XIII circoscrizione e attuale presidente del comitato ‘Sos soccorso cittadino’ di Ostia antica, che avrebbe già illustrato ai funzionari competenti del comune di Roma, un paio di settimane fa in municipio, il punto della pratica su cui intervenire.
Per Simonetta Luci, una delle madri che si sono costituite nell’associazione ‘Zona franca – Bambini senza scuola materna e senza bacino d’utenza’, gruppo presente anche su facebook, quella di oggi è stata una ‘brutta giornata’. “Aiutateci!”, implora: “Manca meno di un mese all’inizio della scuola ma a settembre non sappiamo ‘dove’ mandare i nostri figli. Nel nostro quartiere non ci sono materne e da quelle dei quartieri vicini i nostri figli sono esclusi. L’alternativa? O strutture molto lontane o quelle private a 4mila euro l’anno come minimo. Cifra che non tutte le famiglie possono permettersi, anche facendo tanti sacrifici”, spiega. Quanto alla delusione di questa mattina, come si diceva, era molto atteso l’arrivo dell’architetto del comune di Roma Bruno Palma, annunciato nei giorni scorsi dalla consigliera Federica Inches che aveva ricevuto la comunicazione dal Dipartimento periferie. Ma, ‘a sorpresa’, non si è presentato. Al suo posto due architetti ‘delegati’.
“Altro che data di inizio e fine lavori. Come prima… Più di prima… Bruno Palma ha mandato i due architetti a dirci quello che già sapevamo, e cioè che la pratica della materna di via Orioli è ferma al Genio civile in attesa del nulla osta: almeno”, sottolinea Simonetta Luci, “avrebbero potuto evitare una brutta figura informandosi direttamente al Genio civile sul motivo del ritardo nel rilascio del nulla osta. E invece è stato il ‘nulla’. Ci è stato detto che ‘probabilmente i lavori riprenderanno a settembre e che probabilmente finiranno a gennaio, febbraio’. Ma intanto”, puntualizza, “nessuno ce l’ha messo per iscritto o ce ne ha dato garanzia, quindi stiamo come prima”. Ma le mamme non intendono ‘mollare’. E alle 14 tre di loro sono andate in Campidoglio dove avevano appuntamento perché qualche giorno fa avevano fatto protocollare una lettera, messa agli atti anche in municipio, con le richieste da loro avanzate. E’ un documento che esprime il profondo disagio delle famiglie dei ‘bambini invisibili’ del quartiere, i bambini senza il cosiddetto bacino d’utenza ossia quegli elenchi che prevedono una scuola materna per un’area urbana ma che non sono mai stati previsti per Ostia antica. I piccoli, in teoria, possono chiedere di essere iscritti in un’altra scuola del territorio ma difficilmente rientrano nella graduatoria perché vivono troppo lontano. O perché le scuole sono davvero troppo lontane così da scoraggiare i genitori. Comunque, tornando all’incontro in Campidoglio, le madri sono state ascoltate.
Ed hanno nuovamente fatto presente di avere un’emergenza già a settembre. Speravano di essere ricevute dall’assessore capitolino alla scuola, Alessandra Cattoi, ma così non è avvenuto. E il tempo stringe. Il presidente della commissione lavori pubblici, Francesco Spanò, ha chiesto “risposte certe” mentre il presidente della commissione servizi sociali, Giovanni Zannola, ha proposto di “andare tutti insieme al Genio civile, in Regione e in tutti gli uffici competenti per una soluzione”. Le famiglie si stanno battendo ormai da mesi. Ostia antica è un bel quartiere che ha conosciuto negli ultimi anni un notevole boom abitativo e demografico al quale non è però corrisposto un adeguato incremento dei servizi. Dalle scuole mancanti alla viabilità insufficiente alle reti fognarie inadeguate, come denunciano, per esempio, al limitrofo quartiere di Bagnoletto. E intanto a Dragona, Saline, Stagni, Infernetto, Acilia, Madonnetta si continua a costruire. Arrivano nuove famiglie con bimbi. Molte giovani coppie con piccoli che... Dove andranno a scuola visto che non ve ne sono e che i ‘moduli’ o i vecchi container di lamiera sono insicuri e vengono chiusi? Chi ha amministrato in passato non lo ha fatto con la dovuta lungimiranza. Sono state rilasciate tante licenze edilizie per milioni di metri cubi di cemento. Ma a quando i servizi? E adesso è necessaria la volontà politica per risolvere questi che sono problemi prioritari per i cittadini. La scuola, la sanità, la sicurezza sono diritti che devono essere garantiti.
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