Ostia - “Ieri sera ad Ostia, fino alle 1 del mattino, un presidio di circa 100 cittadini, cui ha partecipato SEL XIII, assieme a Verdi e PD, ha impedito che, con l’abbattimento dei primi alberi ad alto fusto,  si avviasse il cantiere ATAC per la realizzazione dei pannelli antirumore. Un assurdo progetto che prevede la realizzazione di una barriera di cemento alta 5 mt e lunga 5 km, lungo la ferrovia di Ostia, e l’abbattimento di circa 120 alberi ad alto fusto. 
In sostanza si produce un impatto ambientale molto maggiore di quello che si vorrebbe ridurre,” dichiara Sandro Lorenzatti, Coordinatore SEL XIII Municipio.
“Un progetto assurdo  - prosegue Lorenzatti - anche per il suo costo, circa 11 milioni di euro, date le condizioni di degrado del servizio Roma-Lidodovrebbero essere spesi in ben altri progetti  e soprattutto in tempi di crisi come questi, coi cittadini tartassati dalle tasse e dalle multe e stipendi da fame. Nonostante il Consiglio municipale abbia approvato una richiesta di sospensione del cantiere, ieri l’ATAC si è presentata alle ore 21 in via capo Argentiera, accompagnata da PS e CC, per iniziare il taglio dei primi 3 alberi, accusati di trovarsi all’interno del sedime ferroviario. Una scusa che non regge perché la legge prevede che gli alberi debbano essere tagliati solo se creano pericoli per la sicurezza, cosa che non è o che almeno non è stata accertata. Inoltre la legge prevede che se gli alberi sono di particolare pregio (ed i tre di ieri ad esempio lo erano, due pini di Aleppo e un Pioppo Bianco) si possa rivedere la norma. Evidentemente a qualcuno premeva ieri sera semplicemente di avviare il cantiere, tanto per dichiarare di averlo fatto.”


“Ma ieri sera - prosegue Lorenzatti - abbiamo smascherato i proponenti
incalzati dalle nostre richieste di autorizzazione hanno essi stesso dichiarato che non vi sono i nulla osta paesaggistici regionali, e hanno addirittura sostenuto che Ostia non è sottoposta a vincolo paesaggistico, cosa che invece è, basta vedere le tavole del PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale). Ed abbiamo anche dichiarato che in ogni caso avremmo denunciato chiunque avesse iniziato a tagliare alberi.”
Ora l’intera questione deve essere riportata in senso alla Regioneconclude Lorenzatti -, da cui dipendono i progetti ATAC e Metro, ed in particolare alla Commissione e all’assessorato alla Mobilità: abbiamo chiesto al nostro consigliere regionale Zaratti di chiedere formalmente una commissione regionale congiunta Mobilità e Ambiente alla quale siano ascoltati i rappresentati ATAC soprattutto i cittadini. In questo modo potremo rivedere il progetto, impedire che si compia una scempio ambientale, paesaggistico ed economico, ed utilizzare i soldi per cose più utili e più serie. Nel frattempo continueremo a vigilare se si procederà al taglio il responsabile dovrà rispondere albero per albero”