Ostia – Seminudi, immersi nella fontana dello storico Palazzo della Posta di Ostia, pescavano le monete come spesso accaduto in passato per la Fontana di Trevi di Roma dove c’erano persino furbetti attrezzati con magneti e calamite. Questa volta, però, l’insolita scena è accaduta nell’edificio della posta centrale, nell’omonima piazza.


Protagonisti alcuni nomadi che, sotto gli occhi esterrefatti dei clienti dell’ufficio e degli stessi dipendenti, oltre a cercare di appropriarsi delle monete facevano chiasso, disturbando e molestando, come hanno in seguito riferito alcune delle persone presenti agli agenti del commissariato Lido, intervenuti dopo la segnalazione di alcuni cittadini spazientiti. Tuttavia il gruppetto di ‘pescatori’ si è allontanato prima dell’arrivo della volante.


“Poveri noi, neanche i desideri ci lasciano più”, ha commentato costernata una giovane donna. La ‘curiosità’, per chi non lo sapesse, è che se a Trevi turisti e visitatori seguono il rito di lanciare la moneta volgendo le spalle alla fontana per propiziarsi un ritorno nella Città eterna, a Ostia nella fontana dell’ufficio postale le persone in attesa hanno preso l’abitudine di gettare delle monetine esprimendo un desiderio. “E’ diventato un rito, un simpatico rito”, spiega la giovane: “quando c'è fila magari ci si siede sul bordo della fontana e si aspetta. Dopo un po' ti viene spontaneo lanciare una monetina anche perché vedi che ce ne sono tante e così lo fai anche tu”. Evidentemente la notizia della ‘fontana dei desideri’ è giunta alle orecchie di qualche perdigiorno che ha pensato di approfittarne. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri.