Ostia, sequestrati beni per 10 milioni al boss Carmine Fasciani
Si tratta di un sequestro, disposto ai sensi degli artt. 12 sexies L. 356/1992, 321 c.p.p. e 240 c.p., propedeutico alla confisca dei beni nei confronti di una persona colpita da sentenza di condanna.
Il provvedimento ablativo è stato adottato su richiesta della Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma – sostituto procuratore Otello Lupacchini - che, nel valutare la sussistenza del presupposto “soggettivo” indicato dalla normativa speciale antimafia per la confisca, ossia la sentenza di condanna, ha recepito l’esito delle indagini delegate al Nucleo investigativo dei carabinieri di Roma e svolte nei confronti di Carmine Fasciani che hanno consentito di documentare l’esistenza delle condizioni “oggettive” richieste dalla norma, tra cui l’accertata macroscopica sproporzione tra il patrimonio accumulato, direttamente ed indirettamente, dal boss e dalla propria famiglia negli ultimi 30 anni, rispetto al reddito dichiarato al fisco. Le indagini condotte dai carabinieri di via in Selci sul conto di Fasciani “permette di sostenere, con assoluta certezza, che lo stesso, all’inizio degli anni ’70 ha intrapreso la propria carriera criminale, che si è protratta fino ai giorni nostri senza soluzione di continuità”, si legge in una nota dei carabinieri.
“Egli infatti, in questo ampio arco temporale, ha riportato diverse sentenze di condanna tra cui: quella del 22.10.1983, per violazione alla legge sugli stupefacenti; quella del 10.04.1995 per i delitti di estorsione ed usura ed infine, quella del 22.02.2007, nr. 1645/07 della Corte di Appello di Roma - Seconda Sezione Penale, irrevocabile in data 10.12.2015, per il delitto di cui all’art. 74 comma 2 D.P.R. 309/1990, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, sulla quale si basa l’attuale provvedimento di sequestro”, si legge ancora.
Il 67enne è già stato colpito da diversi sequestri dei beni: da ultimo è stato recentemente disposto nei suoi confronti, dal Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione, un sequestro anticipato di beni - tra cui si annovera lo stabilimento balneare “Village”, simbolo dell’egemonia dei Fasciani sul litorale di Ostia - beni che attualmente risultano gestiti dagli amministratori giudiziari, nominati dal Tribunale, nell’interesse dei cittadini di Ostia. L’attuale sequestro e contestuale confisca riguarda, oltre ai beni già in precedenza sottoposti a sequestro, anche alcuni beni intestati ad appartenenti alla famiglia di origine del boss tra i quali la madre Fantozzi Domenica, e complessivamente colpisce 9 conti correnti presso diversi istituti di credito, 14 immobili con relative pertinenze a Roma e Capistrello (Aq), 9 società ovvero quote sociali intestate a prestanome, per un valore totale stimato di circa 10 milioni di euro.
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