Ostia – Sequestrati oltre 100 chili di merluzzi e orate, oltre alle reti utilizzate per la pesca, all’interno dell’area marina protetta Secche di Tor Paterno, gestita da Roma Natura, ente guidato da Maurizio Gubbiotti. Il sequestro è scattato perché nell’area l’attività della pesca è vietata.


LE OPERAZIONI – Le operazioni mirate al controllo della pesca illegale all’interno delle aree marine protette hanno permesso ieri all’equipaggio della M/V Cp 602 della Capitaneria di porto di Roma, sotto il controllo del comandante, capitano di vascello Fabrizio Ratto Vaquer, e coordinati dal Centro controllo Area pesca della Direzione Marittima di Civitavecchia, di sequestrare reti da pesca e circa 100 chili di pesce nei confronti di un peschereccio sorpreso ad effettuare l’attività nell’oasi di Tor Paterno, a Ostia.


L’ELICOTTERO - L’operazione della Capitaneria di porto è stata avviata verso le 12 a seguito di una segnalazione giunta da un elicottero del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara che, durante controlli specifici, ha segnalato la presenza del peschereccio all’interno dell’area marina di Tor Paterno.


IL PESCE
- Il pesce sequestrato, dichiarato idoneo al consumo dalla Asl Roma 3 e quindi da donare dal procuratore della Repubblica di Velletri, è stato regalato dalla Guardia costiera di Roma in beneficenza all’Istituto delle Suore Oblate della Sacra Famiglia di Roma, protette dal Gran Priorato di Roma del S.M.O. di Malta e dalla Delegazione Vicaria di Roma del S.M.O. Costantiniano di San Giorgio, che gestisce una mensa per i bisognosi.

I CONTROLLI - I controlli della Guardia costiera continueranno nel monitoraggio delle attività di pesca professionale e sportiva con l’obiettivo di mantenere alto il grado di tutela dell’ambiente marino e della biodiversità in collaborazione con Roma Natura.