Ostia, sequestrato cantiere navale abusivo sul Tevere: scoperti rifiuti pericolosi e 54 imbarcazioni
Di Redazione il 08/03/2025
L’operazione è stata condotta dai militari della Sezione Operativa Navale di Roma e dagli uomini della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Fiumicino. L'area di 4.000 mq si trova in prossimità dell’isola di Tor Boacciana
Ostia (Rm) – E’ stato scoperto e sequestrato un cantiere navale abusivo sul Tevere, a Ostia. Nel corso dell’operazione sono stati trovati rifiuti speciali pericolosi e 54 imbarcazioni.
Scoperto un cantiere navale abusivo sul Tevere
Nei giorni scorsi, dopo un’approfondita attività d’indagine svolta in coordinamento tra i militari della Sezione Operativa Navale di Roma e i militari della Capitaneria di Porto di Roma, Guardia Costiera di Fiumicino, d’intesa con la Procura della Repubblica è stato eseguito un sopralluogo su un’area privata di 4.000 mq., lungo la sponda golenale sinistra del Tevere, sul lato di Ostia, in prossimità dell’isola di Tor Boacciana, nel comune di Roma, adibita a cantiere navale e rimessaggio di barche.
Il protocollo tra la Regione Lazio e la Guardia di Finanza per la tutela dell’ambiente
Hanno inoltre partecipato, a supporto dell’operazione, oltre al personale del Comune di Roma Capitale, anche il personale tecnico della Regione Lazio e dell'Arpa Lazio, questi ultimi intervenuti nell’ambito dei normali rapporti di collaborazione istituzionali, oltre che in virtù di un protocollo d'intesa siglato tra la Regione Lazio ed il Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza, volto a favorire la collaborazione nel settore della tutela ambientale.
L’assenza della concessione e il sequestro dell’area
A seguito dei controlli effettuati e dalla verifica della documentazione acquisita nel corso dei controlli, i militari hanno accertato l’assenza del titolo concessorio per l'uso esclusivo del bene demaniale e, pertanto, hanno sottoposto a sequestro preventivo (ex art. 321 c.p.p.) lo specchio acqueo prospiciente l’area oggetto del controllo, di circa 1.980 mq. e la sovrastante parte del pontile, di circa 60 mq, incluse 54 imbarcazioni presenti.
Trovati rifiuti speciali pericolosi
Inoltre, nel corso dell’intervento sono stati individuati su una porzione dell’area controllata ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non, di diversa natura e di difficile quantificazione e catalogazione, in evidente stato di abbandono, depositati in maniera incontrollata sul terreno a diretto contatto con il suolo, senza alcuna protezione per le matrici ambientali.
Il provvedimento
L’area del cantiere è stata posta sotto sequestro dai Reparti operanti, con la successiva convalida di sequestro da parte del giudice per le indagini preliminari per le violazioni inerenti all’attività di gestione di rifiuti non autorizzata, ipotesi di reato prevista dal ‘Testo Unico Ambientale’ di cui al Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
L’azione sinergica tra le Amministrazioni dello Stato testimonia l’impegno dedicato alla corretta fruizione del demanio – sia esso marittimo che fluviale – nonché all’utilizzo degli specchi acquei sul tratto fluviale di competenza, concreta dimostrazione del loro ruolo fondamentale di ‘polizia di prossimità’ a presidio della legalità.
"Inoltre, la versatilità di intervento in forma congiunta tra Guardia Costiera e Guardia di Finanza realizzata sulle aree fluviali costiere, è espressione tangibile delle attività finalizzate alla tutela del patrimonio ambientale, su impulso della Procura della Repubblica a garanzia del regolare utilizzo del tratto costiero e fluviale e, più in generale, delle varie forme di tutela dell’economia legale del Paese".
Il presente comunicato è redatto nel rispetto degli indagati - da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile - ed al fine di garantire il diritto costituzionalmente garantito.
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