Sequestrato il Faber Beach di Ostia per bancarotta fraudolenta
Ostia - Il noto stabilimento balneae di Ostia, meta della movida roma, il Faber Beach è stato posto sotto sequestro dalle Fiamme Gialle con l'accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini preliminari Massimo Di Lauro. Secondo le indagini dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma, coordinati dal Sostituto Procuratore Giancarlo Cirielli e dal Procuratore Aggiunto Nello Rossi, la struttura ha contratto debiti per un ammontare di oltre 8,3 milioni di euro quasi interamente riconducibile ad imposte e contributi non versati all’Erario. Quattro le persone denunciate, tutte della stessa famiglia, il gestore, la madre, la moglie ed una nipote.
Già nel 2009 in una inchiesta di droga al Faber Village scattarono i sigilli perchè considerato all’epoca uno dei beni riconducibili ad un boss della malavita romana. Il piano messo in atto dal gestore dello stabilimento sequestrato è quello classico della spoliazione programmata del patrimonio aziendale. I rami d’azienda in attivo, in questo caso lo stabilimento balneare ed il ristorante, sarebbero stati ceduti a società “pulite”, appositamente precostituite ed affidate a prestanome della stessa famiglia, in maniera tale che in capo all’azienda “decotta” rimangano solamente i debiti e le passività. Una volta rispettato il copione, è stato, pertanto, possibile proseguire l’attività “sotto nuove spoglie”, sottraendosi alle azioni esecutive intentate dai creditori. Posti sottoposto a sequestro, oltre al lido, un ristorante, alcuni conti correnti e numerose quote sociali. L’intera massa aziendale è stata, poi, affidata alla responsabilità di un amministratore giudiziario cura di proseguire l’attività commerciale.
Tags: ostia