Ostia – Sequestrato il Tibidabo beach, storico stabilimento balneare di Ostia. Il blitz degli agenti della polizia municipale del X gruppo Mare, insieme ai militari della guardia costiera, è scattato ieri mattina, venerdì 6 novembre.


I SIGILLI – Secondo gli inquirenti agli ordini del comandante Antonio Di Maggio, nella struttura sul lungomare Caio Duilio 20, ci sarebbero piattaforme lungo la spiaggia non autorizzate, tettoie fuori misura e una zona piastrellata di 500 metri quadrati adiacente la battigia non a norma per diversi metri cubi occupati senza permesso. Il sequestro ha riguardato soltanto una parte dello stabilimento. Il titolare della concessione è stato denunciato.


SEL X MUNICIPIO – “Bene i sequestri allo stabilimento Tibidabo. ora il ritiro delle concessioni a tutti coloro che hanno violato la legge”, dichiara Marco Possanzini, coordinatore Sel X municipio. “La Guardia costiera e i vigili urbani hanno sequestrato, a causa di manifesti abusi edilizi, alcuni spazi dello storico stabilimento balneare Tibidabo. Sono anni che denunciamo pubblicamente la situazione di stratificata illegalità in cui versa il Mare di Roma. Non c’è spazio per fantasiose o semplicistiche ricostruzioni, nel nostro territorio per troppi anni le leggi sono state violate e calpestate, vogliamo dire basta a tutto questo. Vogliamo che le economie che si fondano sul mare di Roma siano una occasione di sviluppo per tutti, un modello di sviluppo sano, moderno, e non un sistema sottosviluppato capace di arricchire i soliti noti così come lo è oggi”, spiega l’esponente politico.



LA RICHIESTA A VULPIANI – “Corruzione, infiltrazioni criminali, gestione padronale e predatoria del mare di Roma sono le conseguenze più evidenti di un sistema malato che va scardinato, profondamente cambiato. I sequestri di ieri vanno nella giusta direzione ma non basta: è necessario ritirare le concessioni a tutti quegli imprenditori che hanno violato la legge. Sono anni che denunciamo questa situazione, insieme a tante associazioni di cittadini, ed è per questo che vogliamo un confronto con il Commissario Prefettizio Vulpiani”, prosegue Marco Possanzini. “Abbiamo protocollato più di un mese fa una richiesta di incontro presso gli uffici di Presidenza del Municipio X ma al momento nessuno ci ha risposto o convocato ed anzi, oltre al danno la beffa, è notizia di questa mattina che il prefetto Vulpiani incontrerà martedì prossimo una delegazione dei balneari per discutere di un progetto condiviso sulla sicurezza del lungomare. Noi crediamo che la prima cosa da fare per mettere in sicurezza il Mare di Roma, togliendolo dalle mani di chi ha violato le regole per decenni, sia l’abbattimento immediato del lungomuro e il ritiro delle concessioni a quei soggetti che non hanno rispettato la legge”, conclude il coordinatore Sel.