Ostia - Da Fellini a Verdone, da Zeffirelli a Sordi fino a Woody Allen: il cinema d'autore è approdato a Ostia . Centinaia sono stati i ciak dati ai grandi artisti sulle spiagge o per le strade di Ostia che ora sono raccolti attraverso foto e descrizioni delle pellicole nel libro "Ostia set naturale" di Giulio Mancini presentato sabato sera presso lo stabilimento "La Casetta" in collaborazione con l'Associazione Campani in Tiberi. Una sorta di guida alla storia del lido attraverso i film che più lo rappresentano. Con scenari inimitabili e architetture originali Ostia dal secondo dopoguerra ad oggi rivive attraverso le scene più belle di alcuni dei film che hanno fatto la storia del cinema come un Americano a Roma, Brutti sporchi e cattivi, Borotalco, Lo sceicco bianco, I vitelloni e tanti altri. Ma Ostia non è considerata set del cinema solo per le sue bellezze ma soprattutto perché sul litorale romano sono cresciuti i più grandi artisti del cinema italiano come Maurizio Arena, Walter Chiari, Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer, Elena Sofia Ricci, Enrico Brignano ed Enzo Salvi, alcuni dei quali hanno preso parte alla serata.

 

"Il volume dice molto. Non si limita a citare nomi e cognomi dei personaggi che hanno calcato le scene di salsedine e sabbia. Sfiora la cura storica e la ricchezza documentale dei dizionari illustrati. Nel libro infatti ci sono le biografie dei registi che a Ostia hanno dedicato parecchi metri di pellicola e hanno ambientato i titoli dei film che hanno fatto la storia del cinema. Compaiono le foto delle scene portate sul grande schermo, si vedono gli interpreti famosi circondati dal set naturale. E non mancano neppure le locandine dell’epoca. Ampio spazio è dedicato al grande Federico Fellini." “Qualcuno – spiega il giornalista - ha sostenuto che la fortuna cinematografica di Ostia è stata la vicinanza con Cinecittà, regno internazionale della celluloide. Niente di più vero ma – aggiunge Giulio Mancini - il Lido non sarebbe stato una location ideale se non avesse offerto scenari inimitabili, architetture originali, gente discreta, una genialità locale che si è poi tradotta in personalità artistiche di tutto rilievo”.