Ostia – Dopo il sequestro e gli ammonimenti per ‘Approdo alla lettura’ è arrivato lo sgombero. Questa mattina gli agenti del X Gruppo Mare della Polizia locale e i tecnici del comune di Roma hanno avviato le procedure per la rimozione della struttura che da diciotto anni ospita al pontile di Ostia l’ormai storica manifestazione culturale. I sigilli ad ‘Approdo alla lettura’ erano stati apposti il 7 febbraio scorso, su ordinanza del sindaco, perché ‘attivato abusivamente’, prima dello scioglimento della giunta uscente. Tullio Catalano, il titolare, si era ribellato alla decisione ed aveva intrapreso una serie di iniziative di protesta incatenandosi nell’aula Massimo Di Somma durante un consiglio municipale, quindi ricorrendo ad uno sciopero della fame e, di nuovo, il mese scorso si era incatenato davanti alla sede del X municipio. All'assessore alla legalità e delegato del litorale, Alfonso Sabella, aveva chiesto durante un incontro alla presenza di alcuni testimoni un incontro. Per questo motivo aveva poi inviato, su richiesta dello stesso Sabella, un dossier nel quale riassumeva le vicende, e i problemi, sorti nel tempo con l'amministrazione. Ma, come spiegò a Ostia Tv Tullio Catalano nei giorni scorsi, non vi era stato alcun seguito: né un incontro né un colloquio. 



L’amministrazione gli contesterebbe il mancato pagamento di 480mila euro mentre il gestore, da parte sua, che nei giorni scorsi ha subito anche l’arresto e la detenzione per 36 ore ai domiciliari per ‘violazione dei sigilli’ (Tullio Catalano aveva infatti riaperto ‘Approdo alla lettura’, ndr), attraverso i suoi legali, gli avvocati Maria Massimiliana Martone e Silvia Petrini, ha chiesto una somma risarcitoria di un milione e 200mila euro. I legali hanno indirizzato la richiesta al direttore del X municipio specificando che il loro cliente ha subito “danno d'immagine aggravato dall'arresto per violazione dei sigilli poi non convalidato e la ritardata apertura della manifestazione”. Ma i guai per il titolare di ‘Approdo alla lettura’, un progetto del padre che riscosse da subito grandissimo consenso a Ostia, non sono finiti qui. La settimana scorsa la struttura subì un raid vandalico nel corso del quale furono rubati mixer e materiale elettrico, utilizzato per gli eventi, per un valore di 25mila euro. Tullio Catalano, che questa mattina al momento dell’arrivo dei vigili non era presente, denunciò il furto ai carabinieri.

 

“E’ stato commesso l’ennesimo abuso”, dichiara a Ostia Tv Tullio Catalano. “Lo sgombero è avvenuto in mia assenza: ero infatti al tribunale di piazzale Clodio per la vicenda di ‘Approdo’. A questo punto chiederò ulteriore somma risarcitoria oltre al milione 200mila euro. Intanto”, prosegue, “sono andato alla stazione dei carabinieri in via dei Fabbri navali per presentare una denuncia per violazione dei sigilli in quanto sono stato nominato custode giudiziario. Poi presenterò un ricorso al Tar. Al momento è in corso l’inventario: non so come si regoleranno con tutti i libri! Ci vorranno almeno un paio di giorni”, conclude.


Questi i primi commenti, increduli, ironici,  dei cittadini su Facebook: P.F.: “hanno sconfitto la mafia.....”. G.D.: “Sgombero??? stamattina quando ho visto la foto di S. ho pensato che toglievano i sigilli per farlo riaprire....”. G.C.: “non conosco la vicenda giudiziaria...ma quando si chiude un luogo di cultura e come chiudere un luogo di culto per i credenti...una violenza immane”.