Ostia - "Roma Capitale e il nostro Municipio X in particolare, più passa il tempo più stanno diventando la tomba dei diritti. Roma sta diventando la capitale delle disuguaglianze invece di essere la Capitale del Mediterraneo e dell’accoglienza. Mentre si consuma il festival delle prepotenze con Casapound che occupa impunemente strutture pubbliche senza che nessuno abbia nulla da dire, Presidente Di Pillo compresa la quale nemmeno ha partecipato alla manifestazione indetta dall’ANPI contro l’occupazione di un edificio pubblico “coadiuvata” dai “fascisti del terzo millennio”, dall’altra parte del Municipio X, precisamente in Piazzale Mediterraneo, nel silenzio generale sono state di fatto avviate le procedure per lo sgombero dei camper e delle roulotte. In quei camper e in quelle roulotte non vivono turisti ma cittadini regolarmente residenti nel Municipio X che dopo aver perso lavoro e casa non hanno potuto far altro che ritagliarsi una soluzione alloggiativa di fortuna". Lo dichiara in una nota  Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.

"L’unica colpa di questi cittadini è quella di essere poveri e di provare ad integrarsi nel tessuto sociale della città. Ma non contano le buone intenzioni dei cittadini quando a prevalere è il sentire comune, soprattutto se questo sentire comune viene da destra e tanfa di marcio. Quei camper “danno fastidio alla vista”, “danneggiano il quartiere”, “impoveriscono il litorale”, “riducono il valore commerciale degli immobili” e quindi l’unica soluzione è spedirli “lontan dagli occhi lontan dal cuore”. Chissenefrega se decine di persone perderanno i lavori di fortuna che avevano trovato o le relazioni sociali che avevano costruito. Chissenefrega se c’è stata una pandemia che ha colpito tutti ed in particolare i più poveri e i più fragili. Chissenefrega di fornire a questi cittadini una adeguata sistemazione alloggiativa prima di procedere allo sgombero. L’importante è che se ne vadano da li il prima possibile, in silenzio e senza clamore. Oggi, - spiega Possanzini - durante la consegna delle notifiche, non c’erano telecamere, flash o il sempre presente Paolo Ferrara".

"Tutto questo non è accettabile, non è umanamente tollerabile. Lo abbiamo vissuto a Piazza Indipendenza, lo abbiamo vissuto e lo viviamo a mesi alterni al Baobab Experience, non si può cacciare via una persona da un quartiere, fra l’altro comminando pesanti e dissuasive multe come è successo questa mattina in Piazzale Mediterraneo ad Ostia Lido, solamente perché è povero e non può permettersi un affitto regolare. Non si può chiedere - prosegue -  ad un essere umano di scomparire. Presidente Di Pillo, tutto ciò è vergognoso, faccia subito un passo indietro. Ci sorprende e in un certo senso ci indigna profondamente il silenzio dell’Assessore Paoletti su questa drammatica vicenda accaduta questa mattina a Piazzale Mediterraneo. Non ci dica, cara Assessore Paoletti, che non ne sapeva nulla: questa mattina la Presidente era li, sul posto, ad osservare la consegna delle notifiche, sempre a debita distanza dagli ultimi della terra".

"Il M5S probabilmente si è accorto di perdere consensi a destra e quindi cosa fa? Semplice, si è messo a destra, facendo cose di destra, per fermare l’emorragia di consenso e provare a recuperare un pugnetto di voti. Nemmeno Salvini sarebbe arrivato a tanto, rendetevene conto. Scriveremo nelle prossime ore al Prefetto per chiedere uno stop del provvedimento anche in virtù delle normative nazionali vigenti legate alla sospensione delle esecuzioni di sfratto. Scriveremo nelle prossime ore alla Sindaca e alla Presidente Di Pillo per chiedere che prima di qualsiasi sgombero di Piazzale Mediterraneo siano fornite adeguate soluzioni alloggiative, a chi vive nei camper e nelle roulotte, che tengano conto anche della condizione socio/lavorativa dei ".

"Presenteremo una proposta e il M5S, partito della legalità, provi a dirci di no: si utilizzino i terreni e gli immobili sequestrati alle mafie nel Municipio X per allestire e strutturare la prima area di accoglienza solidale del Municipio X di Roma Capitale. A Casal Bernocchi c’è una enorme villa con giardino, sequestrata qualche anno fa ad un potentissimo clan mafioso, invece di mandarla all’asta si acquisisca a patrimonio del Comune e si trasformi in luogo di accoglienza e solidarietà per i meno fortunati. Non faremo nessun passo indietro nemmeno per prendere la ricorsa. Il nostro posto - conclude Possanzini - è al fianco delle persone più fragili e meno fortunate, senza se e senza ma, costi quel che costi".