Ostia Antica -  In merito allo sgombero dell'insediamento abusivo presente a Stagni di Ostia riceviamo e pubblichiamo da Marco Possanzini, segretario Sinistra Italiana X Municipio:

"A distanza di poche ore dallo sgombero di Via Bazzini ci stanno arrivando alcune segnalazioni che rompono la ricostruzione “romantica” fatta dal M5S che governa il Municipio. Al grido di “ripristiniamo la legalità”, al grido di restituiamo “decoro” al nostro territorio, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, è stata avviata una operazione di sgombero relativamente all'insediamento informale presente su Via Bazzini angolo Via Chigi.

Cosa c’è che non va? Praticamente tutto. Innanzitutto vorremmo sapere dagli Assessori competenti chi viveva in quell’insediamento informale evitando però di dare risposte infantili e velatamente discriminatorie come quelle date da Paolo Ferrara e Alessandro Ieva, diffuse via social network, sul fatto che si tratta di persone che avevano la residenza in Romania. Cosa vuol significare questa risposta? Chi ha la residenza in Romania, per altro un paese della U.E., può essere messo in mezzo alla strada senza passare dal via e senza soluzioni abitative alternative? E le persone non censite che vivevano in quell’insediamento informale, ad esempio perché prive di documenti, dove sono finite, qualcuno lo sa, qualcuno se ne è preoccupato? Quando la Giunta grillina ci parla di legalità, a quale legalità fa riferimento? Si rendono conto che la legalità non è uno slogan ma è un tema fortemente connesso all'efficacia delle politiche sociali?

Diciamo questo anche perché ci sono giunte segnalazioni su una donna con tre figli piccoli, probabilmente senza documenti in regola, che in fretta e furia sono fuggiti prima dell’avvio delle operazioni di sgombero e ad oggi vagano per l’entroterra del Municipio senza avere un luogo riparato dove poter andare. Addirittura due di questi bambini sembra andassero a scuola ad Ostia Antica, almeno fino a prima dello sgombero di Via Bazzini. Questa è la visione di futuro che ha il M5S per la nostra città e per il nostro territorio?

Lo diciamo con assoluta chiarezza: L’emergenza abitativa non è un fatto di “decoro urbano”, non si affronta facendo intervenire l’AMA perché le persone non sono rifiuti da smaltire, da togliere da sotto gli occhi dei più fortunati. Serve un netto cambio di passo e di impostazione culturale. Dove sono i servizi sociali? A proposito di “legalità”, dov’è il rispetto della normativa vigente che prevede la ricerca di una soluzione abitativa alternativa prima di procedere allo sgombero? Perché di questi cittadini con residenza in Romania nessuno sa nulla? Sono stati attivati gli strumenti di sostegno alla povertà previsti dal nostro ordinamento? E’ stata fornita loro l’assistenza necessaria compresa quella medica? Non vorremmo trovarci davanti l’ennesima operazione spot fatta sulla pelle delle persone più deboli che uscite da un insediamento informale andranno a vivere in un altro insediamento altrettanto informale ma in un altro angolo del Municipio.

E’ successo e sta succedendo di nuovo, non possiamo rimanere con la testa sotto la sabbia. Lontan dagli occhi lontan dal cuore, non è la nostra visione di città. Una “raggiante” Presidente di Pillo ci ha anche annunciato che sono in programma altre operazioni di sgombero come quella avvenuta in Via Bazzini. Sarebbe opportuno che questa Giunta rendesse pubblico il calendario di questi interventi e i luoghi precisi dove avverranno gli stessi.

Non solo, vogliamo sapere quali soluzioni abitative sono state proposte alle persone sottoposte allo sgombero, comprese quelle senza documenti, quali strumenti di sostegno sono stati loro attivati, compreso l’accesso al Mercato Solidale naturalmente e se e come è stato fatto il censimento prima di procedere allo sgombero stesso. Prima di mettere in moto la ruspa serve un un piano di ricollocamento delle persone che vivono in disagio abitativo, serve la giusta attenzione e l’ascolto di chi soffre, serve attivare tutti gli strumenti possibili, e ne esistono anche molti fortunatamente, al fine di proteggere e tutelare le fragilità, al fine di garantire ai più piccoli di poter andare a scuola. Serve tornare ad essere umani senza rispondere, banalizzando, “chi è stato sgomberato aveva la residenza in Romania” come a dire cosa ce ne importa se finiscono sul marciapiede basta che non si facciano più vedere qui.

Non va dimenticato che l’interventismo su Via Bazzini, il pugno duro contro chi ha la residenza in Romania, si spegne quando si parla dell’occupazione di Area 121. Per il M5S non c’è fretta quando si parla di Area 121 tant’è che, nonostante le denunce e i documenti approvati in Municipio, ancora non è nemmeno stato fatto il censimento e non è stato attivato un piano per ricollocare gli occupanti di Area 121 che hanno titolo ad ottenere una soluzione abitativa regolare, legale. Perché ? Pensavamo che la ruspa fosse solamente quella di Salvini ma qui, nel Municipio X, c’è chi è in grado di sorpassarlo a destra, Salvini".