Ostia – Sgomberata questa mattina la baraccopoli della pineta delle Acque rosse, a Ostia. Nell’insediamento vivono ormai da tempo una quindicina di famiglie di etnia rom con circa venti bambini, che sono assistiti dalla Caritas e dalla Comunità di Sant’Egidio.

 

 

 

La bonifica, disposta dall’amministrazione comunale, ha suscitato immediate polemiche. “Lo sgombero di queste persone non risolve il problema dell’emergenza abitativa”, dichiara Alessandro Paltoni, consigliere municipale Pd. “Non è che spostandole si trovi la soluzione: è un’operazione che sa di spot elettorale”, taglia corto.

 

 

 

“Un’operazione inutile e costosa”, interviene Amedeo Paglia dell’Associazione cinofila Acque rosse. “Sono venuti con tre camion, due pale e una ruspa: hanno demolito le baracche ed effettuato la deterrenza dell’area per un costo che si aggira intorno ai 30.000 euro. E non è la prima volta”, prosegue. “In dieci anni saranno stati spesi 300.000 mila euro: perché invece di spendere in questo modo i soldi non fare un centro di accoglienza?”, domanda.

 

 

 

 “Noi vogliamo una sistemazione decorosa per questi cittadini rumeni che adesso, subito dopo l’abbattimento delle baracche, ritorneranno a ricostruire l’insediamento. Senza che il problema sia risolto. L’area, che è indicata ludica, tornerà presto come prima”, conclude Paglia. Sul posto la polizia di Roma Capitale e gli uomini del X dipartimento.