Ostia, sì allo sgombero del Kursaal Hotel: il parlamentino vota il documento
Ostia – Sì all'immediato sgombero del Kursaal Hotel, l’albergo di proprietà della famiglia di Giorgio Bertusi, occupato ormai da anni da 12 famiglie in emergenza abitativa. Sì dunque alla restituzione della struttura ai legittimi proprietari dopo che nella stessa siano stati effettuati i necessari lavori di ripristino per riportarla alle condizioni antecedenti l'occupazione. Il parlamentino lidense ha approvato ieri la proposta di risoluzione, alla quale è stato presentato un emendamento, presentata dal Movimento 5 Stelle del X Municipio. Il documento, accolto e firmata da tutte le forze politiche del parlamentino lidense, impegna il presidente Andrea Tassone ad attivarsi presso gli organi competenti per risolvere l'annoso problema dell'occupazione del Kursaal Hotel da parte di 25 persone, tra cui vi sono anche dei bambini. Tutto il consiglio ha sottolineato come questa risoluzione vada nella direzione del ritorno alla legalità in seno al Municipio.
Per quanto riguarda gli attuali occupanti dell’ex storico albergo di via Ferdinando D’Aragona, a Ostia levante, sono ancora in attesa di una casa. L’ordinanza di sgombero era già stata firmata dall’allora sindaco di Roma Gianni Alemanno due anni fa per motivi igienico-sanitari e di sicurezza. Lo stabile versa infatti in condizioni di estremo degrado ambientale e strutturale e necessiterebbe di una bonifica, oltre che di una radicale opera di restyling. Attualmente ci vivono 25 persone, 18 adulti e 7 bambini, che, esasperati da una situazione di estrema precarietà abitativa, con la “spada di Damocle” dell’imminente sgombero, a febbraio dello scorso anno, quando si presentarono le forze dell’ordine per dare seguito al provvedimento, poi sospeso, decisero di accamparsi davanti alla sede del municipio X per protesta. Piantarono così le tende e rimasero per settimane, fin dopo pasqua, attendati dinanzi al Palazzo del Governatorato per “dare un segnale e soprattutto per ricevere una risposta ed una soluzione dall’amministrazione”. Nel corso di quelle settimane ebbero una serie di incontri con i funzionari degli uffici capitolini competenti e ottennero anche delle promesse che “dopo pasqua la situazione si sarebbe sicuramente risolta”. Ma le festività pasquali trascorsero senza che fosse trovata alcuna soluzione ed alla fine dovettero smobilitare, togliere le canadesi, i cartelli e il gazebo. E così tornarono al Kursaal, prolungando una situazione diventata ormai insostenibile.
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