Ostia, Si: "Buoni spesa e negozi convenzionati. Il Comune inserisce nell’elenco anche pizzerie e sushi bar"
"C’è di più perché tutti gli esercizi che vendono generi alimentari di prima necessita ma che non sono inseriti in questo “particolare” elenco di convenzionati, pensiamo semplicemente ai negozi di quartiere come i fornai o gli alimentari, sono praticamente tagliati fuori in quanto non possono accettare i buoni spesa per il semplice fatto che non gli verranno rimborsati. Tutto questo, oltre ad essere profondamente scorretto, ingiusto e lesivo verso i commercianti legittimamente in attività, determinerà anche condizioni di tensione perché come spiegherà il salumiere o il fornaio di quartiere alla signora Maria (nome di fantasia) che non può accettare i buoni spesa e quindi bisogna pagare per forza in contanti? C’è poi un altro aspetto. - spiega Possanzini - In molti quartieri di estrema periferia, dove la povertà spesso morde duramente, dove i supermercati sono troppo lontani o difficilmente raggiungibili dalle persone anziane e da quelle che non hanno mezzi privati per spostarsi, gli approvvigionamenti di generi alimentari sono assicurati solamente da quei negozi aperti che, molto probabilmente, non sono convenzionati".
"Vista la drammaticità del momento che stiamo attraversando, lo sgomento è poco davanti a tanta sciatteria e superficialità da parte del Comune di Roma. Già non è semplice accedere ai buoni spesa in quanto è poco comprensibile e complessa la modalità per richiederli: la modifica della mail a cui inviare i moduli, le informazioni solamente on line, il modulo che deve essere stampato, riempito, scansionato e inviato via mail, tutte cose che dovrebbero fare persone che vivono in larga parte senza mezzi e spesso con età avanzata, senza contare che non si sa quando, dove e chi consegnerà i buoni. Non vogliamo credere alla malafede ma è del tutto evidente che questa Amministrazione sta mostrando una inadeguatezza senza precedenti. Chiediamo che si correggano immediatamente tutte le storture evidenziate, compreso quel “fuori luogo” elenco di esercizi convenzionati per i buoni pasto dei dipendenti della pubblica amministrazione. Nelle prossime ore protocolleremo un documento in Campidoglio per chiedere un intervento tempestivo", conclude Marco Possanzini.
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