Sicurezza idraulica: i comitati vogliono occupare ma il municipio è sbarrato
Ostia - Delusione dei cittadini del municipio X all’indomani del consiglio straordinario sulla sicurezza idraulica che si è tenuto ieri a Ostia. L’intenzione dei comitati era quella di continuare l’occupazione ma stamattina, quando sono arrivati, hanno trovato i cancelli chiusi e il Palazzo del Governatorato presidiato da carabinieri, vigili urbani e agenti in borghese. Gaetano Di Staso, uno degli occupanti, dichiara: “La ‘Casa dei cittadini’ vietata ai cittadini? A quanto sembra Tassone mostra il ‘pugno di ferro’”. Cala un’ulteriore ombra sul consiglio di ieri dove a pesare sono state le assenze del sindaco Ignazio Marino e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dai quali i residenti dell’Infernetto, Ostia Antica, Saline, Stagni, Bagnoletto, Acilia, San Giorgio, Ostia, Villaggio Africa, Idroscalo e di tutti i quartieri lidensi si attendevano risposte ‘diverse’, concrete, e soprattutto l’impegno ad effettuare interventi di messa in sicurezza in tempi brevi e con risorse adeguate. A partecipare al consiglio, un evento attesissimo, moltissimi cittadini che hanno affollato l’aula consiliare e i corridoi del Palazzo del Governatorato. Tra i grandi assenti, oltre al governatore e al primo cittadino della Capitale, anche l’assessore regionale all’ambiente Fabio Refrigeri, l’assessore capitolino ai lavori pubblici Paolo Masini e la presidente del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano Federica Lopez. “Un consiglio straordinario deludente, dove l’assenza delle massime istituzioni ha il sapore dell’indifferenza: un atteggiamento ormai persistente verso questi cittadini che dal 16 ottobre stanno occupando la sede municipale con lo scopo preciso di incontrare proprio coloro che non si sono presentati”, dichiara in una nota il Coordinamento Sicurezza Idraulica X Municipio. Prima dell’intervento del portavoce dei comitati di quartiere, delle associazioni e dei cittadini, è il presidente del X Municipio a prendere la parola spiegando che dalla Regione Lazio arriveranno 2 milioni d’euro di cui, a brevissimo, il municipio potrà disporre per realizzare gli interventi ritenuti prioritari. “Ma i cittadini attendevano altro: quella somma ricevuta dalla Regione Lazio, che rispetto alle risorse economiche necessarie al risanamento idraulico di questo territorio sembra una “mancia” per rabbonire e dimostra quanto poco Ostia ed il suo entroterra siano considerati dalle Amministrazioni di maggioranza”, prosegue la nota.
“Ci attendevamo risposte diverse, più concrete. Dal ripristino dei fondi radiati dalla Regione Lazio al Cbtar per 7,5 milioni di euro, allo stanziamento dei fondi da parte di Roma Capitale, dal reperimento, cioè, di fondi congrui, al cronoprogramma degli interventi. Praticamente un segnale serio, mancato ancora una volta, sul “chi farà cosa e quando” per iniziare a sanare le criticità ormai endemiche di questo territorio”, continua la nota del Coordinamento. Secondo i cittadini, tuttavia, le novità positive emerse riguardano l’approvazione del documento presentato dai comitati di quartiere con il quale si chiede rapidità negli interventi e reperimento dei fondi comunali fin dal prossimo assestamento di bilancio – che come dichiarato dal sindaco nel comunicato stampa del 4 febbraio 2014 sembrano già disponibili – relativamente ai 60 milioni di euro sbloccati dal patto di stabilità da destinare alla realizzazione delle “fognature” e l’approvazione della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per chiedere il Piano di assetto idrogeologico (P.A.I.) con l’inserimento del territorio del X Municipio nelle zone a rischio idrogeologico, che determinerebbe impedimento a tutte le edificazioni selvagge nel territorio già martoriato dalle alluvioni. Al termine del consiglio straordinario, i comitati e i cittadini, “alla luce del pessimo atteggiamento dimostrato dalle autorità comunali e regionali, con le assenze dei loro primi referenti, hanno deciso il proseguimento dell’occupazione della sala consiliare per manifestare tutto il loro disappunto per le risposte inadeguate alle esigenze del territorio ed alle aspettative dei suoi residenti”.
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