Ostia – Sicurezza idrogeologica: non ci sono soldi per mettere in sicurezza i quartieri del municipio X. Questo è quanto emerso nel corso della commissione ambiente, presieduta dal consigliere Eliseo Francese, lo scorso martedì 3 settembre. Ad assistere ai lavori Gaetano Di Staso, portavoce del comitato di quartiere Ostia antica-Saline, che ha definito ‘decisamente fallimentare ed inconcludente l'oratoria del direttore del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano, Dario Matturro, che”, riferisce,  avrebbe “continuato a sfornare il solito ritornello, che ormai abbiamo imparato a conoscere: ‘Non ci sono le risorse economiche: circa 900.000  euro sono caduti in perenzione (in questo caso si parla di fondi perenti quando le somme stanziate nel bilancio dello Stato ed impegnate, in seguito a gara pubblica, non vengono spese dalle amministrazioni pubbliche entro un periodo di tempo stabilito, ndr)”.

 

Ma la cosa più grave è che recentemente la Regione Lazio avrebbe radiato i 7 milioni di euro, stanziati già all’epoca della giunta Marrazzo, che avrebbero dovuto essere utilizzati per dare inizio alle opere di bonifica e di riqualificazione dei canali. “Durante la commissione una cittadina, infuriata, ha rinfacciato al direttore Matturro che la riunione non ha portato a nulla di positivo in quanto è stato lo stesso responsabile del Cbtar a dichiarare che  ‘nelle condizioni attuali, alla prima pioggia di una certa consistenza, il rischio allagamento è molto probabile’”, ha ancora aggiunto Di Staso. Del resto, già nei giorni scorsi, alle prime piogge di fine estate i residenti dei quartieri di Saline, Ostia antica e Bagnoletto hanno subito quasi tre giorni di disagi a causa degli allagamenti e della fuoriuscita di liquami.

 

Presente all’incontro anche l’ingegner Cafaggi dell’Uoal del municipio X. La consigliera Serena Fantoni, Pd, in una nota, ha voluto “esprimere tutta la mia disapprovazione per le risposte fornite dai rappresentanti del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano”. “Il Consorzio”, ha dichiarato Fantoni, “sembra voler sfuggire alle proprie responsabilità e non ha ancora illustrato un piano di pulizia dei canali di bonifica di tutto il territorio. La commissione ambiente”, ha spiegato, “cui i cittadini affidano le proprie speranze, non può da sola risolvere problemi atavici: occorre la collaborazione di tutti e soprattutto di chi è preposto alla sorveglianza del territorio. Il dissesto idrogeologico è un problema gravoso e molto serio e come tale va affrontato. Non ci si può nascondere dietro la motivazione della mancanza di denari per non attuare piccole ma più che necessarie opere strutturali. Quindi”, conclude, “invito il Consorzio a svolgere il suo lavoro nel migliore dei modi pulendo e mettendo in sicurezza tutti i canali onde evitare che in futuro possano verificarsi altre alluvioni e morte atroci come quella di Sarang Perera”.