Ostia, Russo, presidente Acah: “La sicurezza è un bene primario come l'acqua ed il pane”
Tagli: polizia, carabinieri, municipale, finanza hanno gli organici, come noto, ridotti all'osso: come garantire sicurezza nel XIII municipio che conta ormai più di 300.000 abitanti?
E' sufficiente l'attuale presenza delle forze dell'ordine? I reati sono all'ordine del giorno nonostante il grande impegno di tutti gli operatori. L'attuale presenza delle forze dell'ordine, mi ripeto, è sufficiente nella misura in cui le operatrici e gli operatori, grazie al proprio spirito di abnegazione vorranno mettersi ancora in discussione, percependo tra l'altro uno stipendio da fame, fermo e bloccato da anni e fino a tutto il 2014, stipendio di circa 1300 euro per un agente. Quindi ora la palla dovrà passare agli organi competenti, perché, come dico sempre, la sicurezza è un bene primario: è come l'acqua ed il pane. In un paese evoluto senza sicurezza ‘si muore’.
A chi spetta intervenire? Al governo centrale? Dove "risparmiare"? Come detto in precedenza, la palla la girerei alle istituzioni. A quel governo centrale che si dovrà formare e che sicuramente troverà dove risparmiare, ma che non si risparmi su sicurezza, salute ed istruzione perché è lì che si gioca il nostro futuro, è lì che si vede la lungimiranza e la presenza di un governo ed uno stato che ama i propri cittadini, che ama i propri figli.
Cosa ne pensa dell'imminente soppressione delle tre sedi giudiziarie di Ostia? Non rappresentano forse un importante baluardo in un territorio a forte rischio di infiltrazioni criminali? Non penso, o meglio ci non voglio pensare: è un fatto che si commenta da sé. L'ho detto in precedenza: non si può tagliare sulla sicurezza ed il suo indotto o comunque sia, sugli strumenti che dovrebbero garantirla. L'Associazione di promozione sociale A.C.A.H. che rappresento in qualità di presidente, è nata per valorizzare i cittadini che con la divisa svolgono il loro lavoro quotidiano. Abbiamo infatti deciso di allargarla a chiunque indossi una divisa. Oltre alle forze dell'ordine ed armate, mi piace citare le mamme, le insegnanti, gli avvocati, i medici, gli infermieri, perché no, i giornalisti che hanno anche loro la responsabilità di informare e fare vera e sana informazione, quindi tutti dentro la nostra Associazione. Ci sono proprio tutti, come potete anche vedere sul nostro sito www.acah.it.
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