Ostia – L’elegante stabilimento balneare La Casetta di Ostia è stato sequestrato per la terza volta in sei mesi. Poco prima delle otto di questa mattina gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale X Gruppo Mare ufficio Pg Edilizia hanno effettuato un nuovo sequestro preventivo del lido sul lungomare Amerigo Vespucci, 68. 

IL BLITZ – Al momento del blitz nell’impianto si trovavano una quarantina di dipendenti, che sono stati invitati a tornare a casa, ed i primi clienti, rimasti fuori ed in attesa di godersi la prima giornata di mare dopo il maltempo delle ultime settimane. Si tratta del primo sequestro che avviene a Ostia a stagione balneare iniziata (l’inizio ufficiale il 1 maggio scorso a seguito dell’ordinanza balneare firmata dal prefetto Francesco Paolo Tronca, ndr) e nel primo giorno di caldo estivo.


LE CONTESTAZIONI - Il sequestro è stato disposto da gip Alessandra Boffi, il giudice per le indagini preliminari, dopo l’operazione dei vigili urbani che il 25 novembre 2015 avevano già eseguito un primo provvedimento per ‘abusi edilizi’ nei confronti dello stabilimento sul lungomare. Dopo il ricorso dei titolari un mese dopo, il 28 dicembre 2015, era scattato il dissequestro. Una tregua durata fino al 21 gennaio scorso quando ci fu un secondo blitz e furono nuovamente apposti i sigilli. 


I REATI - Tra i reati contestati sulla base delle indagini partite lo scorso gennaio e condotte dall'ufficio Pg Edilizia X Mare, diretto da Antonello Strino, ci sono abusi edilizi su area demaniale, ampliamenti e cambiamenti di destinazione d'uso non autorizzati e privi di nulla osta. Due persone sono state denunciate. La custodia giudiziaria dello stabilimento è affidata al X Municipio.
 

Durante le verifiche condotte dagli agenti nell'operazione di polizia amministrativa furono riscontrate ‘difformità’ in alcuni manufatti più grandi rispetto a quanto dichiarato e ‘diversi utilizzi’ di alcune strutture. Emersero, secondo i vigili, anche ‘difformità’ nella zona riguardante il ristorante e la palestra e ‘difformità’ furono trovate e denunciate anche nella zona delle cabine, dei bagni e delle docce comuni, nella boutique dove si possono anche acquistare giornali e tabacchi che presenta docce interne, nello spogliatoio della zona tennis, nella sala riunioni e su alcuni muri che circondano La Casetta.


LA SCADENZA – Nel corso dell’operazione condotta dagli agenti diretti dal comandante Antonio Di Maggio sarebbero stati contestati non solo abusi edilizi ma anche la concessione marittima dell’impianto, che risulterebbe scaduta il 31 dicembre 2015. A condurre le indagini sugli abusi negli stabilimenti il pool di pm Dall’Olio, Nardi e Di Maio. Nel provvedimento di sequestro preventivo il gip Alessandra Boffi fa anche riferimento al ‘mancato intervento dell'amministrazione che nel corso degli anni non si è adoperata per bloccare i lavori oggi denunciati nello stabilimento di lungomare Amerigo Vespucci’ e a ‘l’indolenza del municipio che non ha MAI controllato’ la situazione riguardo abusi e concessioni’.


I SEQUESTRI – A partire dal novembre 2015 sono stati posti sotto sequestro dai vigili, su disposizione del commissario prefettizio del X Municipio Domenico Vulpiani, gli stabilimenti Med, Bettina, Shilling, Tibidabo, Kursaal, Le Dune e Salus, poi dissequestrati. IL PARCHEGGIO – Ieri mattina, venerdì 20 maggio, i caschi bianchi hanno sequestrato per abusi edilizi l’area di circa 2mila metri quadrati adibita a parcheggio per oltre 100 auto ad uso dello stabilimento Gambrinus di Ostia.