Ostia, Sinistra italiana: “Finalmente si iniziano a censurare le affissioni abusive”
Infatti per la rimozione dei manifesti affissi verranno impiegati i soldi dei cittadini, fondi che potrebbero essere utilizzati per fare altro ed invece saranno utilizzati per la ripulitura. Una situazione grottesca che diventa ancora più assurda quando a commettere questi illeciti è una forza politica che si candida a governare il territorio, e quindi a far rispettare la legge, una forza politica che tanto invoca la parola legalità quando si parla di migranti e invece dimentica, anzi ignora, le regole del vivere civile quando affigge abusivamente i manifesti.
Le regole democratiche, alla base della convivenza civile, vanno rispettate senza se e senza ma ed ha fatto molto bene l'Amministrazione a censurare le affissioni abusive che da anni offendono il decoro del nostro territorio. Ora speriamo solamente che le multe relative vengano rigorosamente pagate da chi ha sporcato la città”. Lo dichiara Marco Possazini, coordinatore Sinistra Italiana X Municipio.
"Che la sinistra ed il M5S siano la stessa cosa non lo scopriamo oggi, ma le dichiarazioni di Sinistra Italiana sui nostri manifesti sono grottesche". Così Luca Marsella, responsabile di CasaPound nel X Municipio, risponde a Marco Possanzini di SI che aveva denunciato il presunto spreco di soldi pubblici per la rimozione dei manifesti di Cpi.
"Non prendiamo lezioni da chi ha sostenuto l'ex presidente Tassone arrestato perché faceva affari con le cooperative di Mafia Capitale ed oggi cambia nome al proprio partito per confondere gli elettori. I nostri manifesti, a differenza di tutti gli altri, sono affissi da volontari e autofinanziati: non sono i cittadini con soldi pubblici a pagare la nostra campagna elettorale come invece accade per gli altri partiti, SI compresa. Lo spreco di soldi pubblici del M5S lo contestiamo noi visto che vengono usati soldi pubblici per censurare la nostra campagna elettorale. Proprio in questi giorni inoltre, l'unica sezione di Sinistra Italiana - ha concluso Marsella - aveva comunicato il suo scioglimento, evidentemente Possanzini torna a cercare lo scontro politico con CasaPound perché è in cerca di visibilità".
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