Ostia – Scaricate diverse tonnellate di calcinacci inerti e plastica nei pressi di via dei Rostri, a Ostia Levante, per realizzare una strada e permettere così il passaggio dei camion della ditta incaricata di costruire le barriere antirumore lungo la tratta ferroviaria della Roma-Lido. Nella notte è così stata creata una sorta di nuova discarica in una zona non abitata ma di grande pregio ambientale.

 

 

Da questa mattina alle 7 è in corso un sit-in dei cittadini, riuniti nel comitato Sentinelle degli alberi, e delle forze della sinistra per impedire l’apertura del cantiere, in spregio alle norme di sicurezza, voluto dall’Atac. Ancora una volta i Verdi, rappresentati da Nando Bonessio, presidente regionale, hanno voluto dare sostegno all’iniziativa delle Sentinelle degli alberi e del suo presidente, Roberto Costantini. Al presidio è intervenuto anche il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli.
 

“E’ importante ribadire che la zona in questione è molto vicina al litorale e presenta dune e macchia mediterranea”, spiega Bonessio. Il cantiere inoltre è privo di qualsiasi segnaletica che indichi la tipologia dei lavori in corso. In tutta questa vicenda, paradossalmente, le uniche informazioni che si conoscono sono quelle relative all’accesso agli atti che gli ambientalisti hanno chiesto attraverso il leader Bonelli. Fino ad oggi ancora nessuna istituzione – municipio, comune, Regione - ha convocato un tavolo di confronto con i cittadini. A questo proposito, da tre mesi i Verdi hanno avanzato una richiesta alla Regione Lazio per un’audizione delle commissioni congiunte trasporti e ambiente alla presenza dell’assessore Francesco Lollobrigida, del direttore di dipartimento, e con la dirigenza Atac per ascoltare i cittadini e i comitati. Nando Bonessio chiede che siano immediatamente rispettate le richieste dei cittadini di fermare il cantiere e di aprire un confronto”.

 

Duro anche il commento di Sandro Lorenzatti, coordinatore Sel del municipio XIII. “Prima costruiscono una strada gettando inerti e plastica sulla duna, in area verde di Prg poi, il giorno dopo, cercano di mettere un cartello inizio lavori a nome della Regione”, dichiara Lorenzatti. “L’Atac supera se stessa! E in modo assurdo e frettoloso avvia la costruzione di 5 chilometri di  pannelli antirumore a via Rostri dove non abita nessuno. Più che una strada”, sottolinea,  “sembra una discarica di calcinacci e plastica sulla duna”.

 

 

I residenti e tutte le forze politiche intendono impedire che si consumi uno scempio economico di oltre 10 milioni. Uno scempio che provocherà un ingente danno ambientale. “La regione deve rispondere di quello che accade: è urgente convocare subito una commissione congiunta ambiente e mobilità con Atac e cittadini, così come chiesto dal consigliere regionale Filiberto Zaratti varie volte”, interviene ancora Lorenzatti. “La Regione non può essere complice di questo modo assurdo di procedere e in questi tempi di crisi deve usare i soldi pubblici per progetti che servano davvero”, conclude”.