Ostia: sit-in dei genitori all’ex scuola Doremidiverto: ‘salta’ il sopralluogo
Ostia - Sit-in di Casapound e dei cittadini all’ex materna Doremidiverto. E il previsto sopralluogo dell’Ufficio tecnico del X Municipio in vista della realizzazione di un centro di accoglienza della Caritas nella scuola ‘salta’. I tecnici hanno trovato i cancelli chiusi con le catene e i militanti di CasaPound Italia che insieme a genitori presidiavano stamattina l'ingresso: la visita è stata rinviata. Il presidio si è in seguito spostato all'ufficio tecnico: i cittadini sono entrati interrompendo una riunione e chiedendo spiegazioni ai consiglieri presenti. "E' inaccettabile”, informa in una nota CasaPound Italia litorale romano, che ha iniziato il sit-in davanti all'ex materna lunedì scorso, “che la decisione di costruire al posto di una scuola per la quale erano stati stanziati due milioni e mezzo di euro, un centro di accoglienza sia stata presa in una riunione della giunta dove non hanno partecipato tutti gli assessori. Oggi”, prosegue, “siamo riusciti con i genitori dei bambini che frequentano le scuole adiacenti alla Doremidiverto a rallentare il procedimento ma siamo pronti anche a bloccare i lavori se non saranno compiuti dei passi indietro su una decisione assurda”.
“Dall'ufficio tecnico e dai consiglieri di maggioranza non abbiamo ottenuto nessuna risposta concreta, ma solo che i fondi per la ricostruzione della scuola sono bloccati e nessuna scuola sarà costruita nei prossimi quattro anni. Del centro di accoglienza nessuno sembra sapere nulla, nonostante la memoria di giunta parli chiaro”, continua la nota: “nonostante tutto domani in consiglio si parlerà di tutt'altro, di argomenti che poco o nulla hanno a che fare con un territorio abbandonato, mentre la protesta dei cittadini sul centro di accoglienza sarà nuovamente ignorata insieme alle centinaia di firme che abbiamo raccolto in questi giorni. La maggioranza prende decisioni in stanze chiuse mentre i consiglieri di opposizione non vanno oltre le dichiarazioni sui giornali, per poi di fatto finire a discutere in municipio della giornata della legalità o della 'denuclearizzazione' del territorio, forse soltanto per portare a casa il gettone di presenza. Oggi abbiamo dato un segnale importante e siamo pronti ad altre azioni forti al fianco delle famiglie italiane che non trovano posto per i loro figli in scuole e asili e che si trovano ancora una volta messe da parte da chi ha deciso di realizzare una struttura che favorirà stranieri ed extracomunitari e soprattutto chi, come la Caritas che su questo territorio ha un vero e proprio potere politico” conclude la nota.
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