Ostia – Riceviamo e pubblichiamo dal X Municipio:

“In merito all’articolo apparso su Il Messaggero dell’ 8 novembre e sui social si precisa quanto segue:

non vi è stato alcun tentativo di portare via il minore. Le assistenti sociali non stavano dando esecuzione al decreto emesso dal Tribunale per i Minorenni di Roma, tanto che sul posto non erano presenti né le forze dell'ordine né il pediatra, come invece richiesto nel decreto.

Nell'ambito della funzione pubblica di tutela del minore si stava effettuando una visita domiciliare, preventivamente preannunciata e motivata alla signora L.M., con il solo scopo di appurare le condizioni del minore che dal 14 ottobre risulta irrintracciabile, come anche quotidianamente comunicato dalla scuola.

In realtà, alle due assistenti sociali è stato impedito di svolgere la visita programmata e sono state costrette ad allontanarsi, poiché si sono trovate davanti un’equipe televisiva con telecamera puntata e decine di donne che le circondavano. Sono state anche inseguite in strada, come da video diffusi attraverso i social, da giornalisti e da altre persone presenti presso il domicilio della madre del minore.

Le assistenti sociali non sono fuggite a gambe levate, al contrario è stato ostacolato lo svolgimento di un pubblico servizio (in violazione all' articolo 340 del Codice Penale) con conseguenti disagi professionali. Inoltre, non è stata effettuata la visita domiciliare in presenza della Stampa, e non sono state rilasciate dichiarazioni, al fine di garantire il diritto di privacy del minore e per non violare il codice deontologico che vincola le professioniste al segreto professionale.

Nonostante la drammaticità della situazione, si è registrato un atteggiamento fine sé stesso che non aiuta a superare l’attuale fase certamente dolorosa per il minore e per la sua famiglia; ed è tanto più incomprensibile se si tiene conto della condotta di terzietà tenuta dall’Amministrazione del Municipio 10 di Roma Capitale, tesa a ridurre la conflittualità e preservare quanto possibile il minore e gli stessi genitori da situazioni traumatiche evitando, pur in presenza di un chiaro dispositivo del Tribunale per i Minorenni di Roma, ulteriori tensioni”.