Sophia Loren sceglie Ostia per 'La voce umana', il suo ultimo film
Ostia – Anche Sophia Loren, la grandissima attrice che tutto il mondo ci invidia, sceglie Ostia. Ma non lo fa per un bagno di sole o di mare, ma perché impegnata sul set de ‘La voce umana’, l’ultimo film in cui è diretta dal figlio, il regista Edoardo Ponti, avuto dal marito Carlo, produttore cinematografico dal quale ha avuto anche il primogenito, Carlo junior. Anche due anni fa Woody Allen, regista di fama internazionale, ambientò alcune sequenze del suo film ‘To Rome with love’ allo stabilimento la Vecchia Pineta. Dopo aver effettuato un sopralluogo con i suoi assistenti nel mese di giugno, tornò ad agosto con la troupe per riprendere una scena al tramonto con Alec Baldwin e Jesse Eisenberg seduti al tavolo a sorseggiare un bicchiere di vino.
Nello stesso lido ieri mattina Sophia ha girato la scena in cui, indossando un abito bianco e rosso stile ’50, con sciarpa di chiffon al collo, cammina sulla passerella.Come da copione, è il caso di dire, il set è blindatissimo. Si tratta di un progetto decisamente ambizioso tratto da un testo del drammaturgo francese Jean Cocteau, scritto nel 1930. Prima di lei, in Italia, a cimentarsi con questo lavoro teatrale l’indimenticabile Nannarella, Anna Magnani, nell’episodio ‘L’amore’ diretto dal grande regista Roberto Rossellini, suo compagno anche nella vita prima che quest’ultimo s’innamorasse dell’attrice svedese Ingrid Bergman, lasciandola. Il regista del neorealismo italiano in seguito sposò la Bergman, con la quale ebbe i figli Robertino e le gemelle Isotta e Isabella. Ne ‘La voce umana’ l’unica protagonista è una donna al telefono con l’amante. Una telefonata disperata con l’amante che l’ha lasciata, precipitandola nel dolore e spingendola quasi al suicidio.Adesso con questo delicatissimo, difficilissimo testo si cimenta Sophia Loren, premiata, come Anna Magnani, con un Oscar. L’attrice di Pozzuoli lo ottenne per l’interpretazione ne ‘La ciociara’, diretta nel 1960 da Vittorio De Sica, altro padre del neorealismo, la Magnani, invece, per ‘La rosa tatuata’, nel 1955, in cui recitò accanto a Burt Lancaster, stella di Hollywood, diretto da Daniel Mann. Il drammaturgo americano Tennesse Williams aveva appositamente scritto il testo teatrale per Anna Magnani la quale, non conoscendo abbastanza bene l’inglese, non potè recitarlo a teatro ma solo al cinema.
Sofia Loren, che compirà 79 anni il 20 settembre prossimo, è dunque tornata dietro la cinepresa grazie al figlio secondogenito che già l’aveva diretta nel 2002 nel film ‘Cuori estranei’ e che da piccolo aveva recitato con lei nel 1984 nella commedia ‘Qualcosa di biondo’ di Maurizio Ponzi. La novità di questa versione è che lo straziante monologo sarà in napoletano. Produttore del film è Massimiliano Di Lodovico che ha già prodotto il corto ‘Il turno di notte’ di Edoardo Ponti. Le riprese dovrebbero durare tre settimane tra Roma, dove saranno girati gli interni, Napoli, gli esterni, e il Lido di Ostia, dove si svolge parte della storia. E’ stato proprio qui che ieri mattina la Sofia ‘nazionale’ e il figlio Edoardo, detto Dodò, nonostante le body guard e la vigilanza, sono stati ‘pizzicati’ dai fotografi. Sono arrivati all’alba per poi ripartire intorno alle dieci. Era dal 2010, quando interpretò il ruolo di sua madre Romilda nel film televisivo ‘La mia casa è piena di specchi’, non girava un film. L’anno precedente aveva recitato nel musical Usa ‘Nine’ nel ruolo della madre del regista Federico Fellini e nel 2007 in ‘Peperoni ripieni e pesci in faccia’ dell’amica Lina Wertmuller.
Tags: ostia