Ostia, spari in via della Paranzella: forse una lite tra italiani. Poi l’intervento di alcuni cileni
Ostia – E’ stata probabilmente una lite tra italiani, forse scoppiata per dissidi tra condomini, alla base dei quattro colpi di pistola esplosi nel pomeriggio di ieri, 9 luglio, all’altezza del civico 88 di via della Paranzella, a Nuova Ostia. Da una prima ricostruzione effettuata dagli agenti del commissariato di Ostia, diretto dal primo dirigente dottor Antonio Franco, sembrerebbe che nel corso della discussione tra italiani siano intervenuti dei giovani stranieri, di nazionalità cilena, che avrebbero sparato dei proiettili calibro 7,65.
Al momento non sono stati ritrovati fori né contro le auto né contro i muri né, soprattutto, nessuno è rimasto ferito. A questo riguardo non vi sono tracce di sangue. Sul posto è giunta per i rilievi la polizia scientifica. Nel corso della notte gli uomini del dottor Franco hanno effettuato delle perquisizioni domiciliari e sentito testimoni e persone che potrebbero fornire elementi utili alle indagini anche se alcune di loro risultano attualmente irreperibili. “Stiamo esaminando tutto, tutta la documentazione: andiamo avanti”, ha detto il dottor Franco. La polizia sta seguendo tutte le piste per risalire agli autori dell’episodio, che hanno fatto piombare la città nella paura. I misteriosi spari sono infatti stati esplosi poco dopo le 17 di ieri nei pressi delle case popolari di Nuova Ostia, in pieno giorno. Terrore tra i passanti.
Una lite tra vicini di casa resta dunque l’ipotesi più accreditata per spiegare la sparatoria avvenuta poco prima delle 17 di ieri nella quale sono coinvolti degli italiani. A quanto sembra nel corso del pomeriggio ci sarebbe stata più di una discussione tra gli italiani, abitanti in un caseggiato popolare della zona. E durante la lite sarebbero intervenuti anche i cileni, oltre ad alcuni conoscenti e parenti degli italiani che gli investigatori stanno tentando di rintracciare. Ad un primo sopralluogo gli appartamenti dei cileni sono stati trovati vuoti, con le porte aperte. Gli investigatori, oltre alle perquisizioni, hanno identificato dieci persone e sentito due cileni che però non erano coinvolti direttamente nella sparatoria.
L’arma non è stata trovata ma sono invece stati rinvenuti i quattro bossoli, ma non segni di spari. Probabile che i colpi possano essere stati sparati in aria, forse a scopo intimidatorio, o che sia stata usata una pistola a salve. I misteriosi spari sono stati esplosi in pieno giorno. Terrore tra i passanti. Ieri l’altro gli agenti del commissariato di Anzio diretti dal dottor Fabrizio Mancini hanno tratto in arresto Massimo S., 24 anni, pregiudicato italiano. L’uomo è il presunto autore di due sparatorie nei confronti dell’abitazione e dell’auto di un altro pregiudicato, al momento irreperibile. Gli episodi avvennero la sera di martedì 2 luglio quando la Smart di quest’ultimo fu colpita da proiettili nei pressi di un chiosco in via Riviera Zanardelli e sabato 6 luglio, al mattino, quando furono esplosi colpi contro la finestra della casa dell’uomo in via Bigotto. Gli investigatori, intervenuti con i vigili del fuoco, trovarono il letto disfatto e gli abiti e le scarpe sparsi nella stanza, a dimostrazione che il proprietario era uscito in tutta fretta.
Tags: ostia