Ostia – Spiaggia ‘inghiottita’, sparita. Cabine rovesciate, aperte come scatole vuote, porte e pareti di legno sparpagliate sulla riva e su quello che resta dell’arenile ‘mangiato’ dall’erosione.


LE MAREGGIATE – E’ stato questo lo spettacolo desolante che si è presentato questa mattina a Franco Petrini, titolare della Pinetina-Nuova Pineta, il più grande stabilimento balneare di lungomare Lutazio Catulo, a Ostia. Implacabile l’azione delle mareggiate degli ultimi giorni che hanno letteralmente ingoiato le spiagge del litorale di levante, in particolare nel tratto compreso tra il canale dei pescatori e la Rotonda, distruggendo anche le cabine.


I DANNI - – Da questa mattina alla Pinetina-Nuova Pineta stanno cercando di ‘riparare’ ai danni del maltempo, sulla riva, nei pressi delle cabine ‘volate via’ a causa delle violente raffiche di vento. Anche se più che ‘riparare’ sembra non restare altro da fare se non raccogliere le assi di legno e le porte divelte. Anche due giorni fa Franco Petrini aveva segnalato i danni dell’erosione, documentando con le foto la drammatica situazione. Ingenti i danni: si aggirerebbero intorno ai 100.000 euro, dichiara a Ostia Tv il titolare della Pinetina-Nuova Pineta, in quanto ad essere andate distrutte sarebbero 24 cabine.


L’ALLARME – Già nei giorni scorsi, domenica 28 febbraio Franco Petrini e Ruggero Barbadoro, titolare del Venezia e presidente regionale del Fiba – Federazione italiana imprese balneari Confesercenti, avevano lanciato l’’allarme erosione’, sollecitando gli interventi da parte della Regione Lazio alla vigilia dell’imminente stagione estiva. “Visto che la nostra risorsa è il mare ed i cittadini, i romani ed i turisti vengono ad Ostia per andare al mare, che cosa possiamo offrire loro se la sabbia non c’è e gli arenili spariscono?”, aveva osservato Ruggero Barbadoro.


RUGGERO BARBADORO - “Nel 2012 è stato effettuato il ripascimento morbido che ha permesso di ricostruire tratti di spiaggia inghiottiti dall’erosione”, aveva spiegato a Ostia Tv Ruggero Barbadoro. “Ma”, aveva sottolineato, “accanto al ripascimento è necessario intervenire con la costruzione di barriere che non lo vanifichino. Per questo motivo è stato messo a punto un progetto che prevede la realizzazione di nove pennelli ‘a ti’, uno ogni 400 metri, a partire dal canale dei pescatori fino a Capocotta”.


IL PROGETTO – “A presentare il progetto un esperto, il professor Leopoldo Franco, docente di ingegneria costiera dell’Università di Roma Tre”, aveva proseguito Ruggero Barbadoro, spiegando che “però è tutto fermo da tre anni, da prima dell’insediamento della giunta Zingaretti, nonostante uno stanziamento di 5 milioni 800mila euro, una gara e l’aggiudicazione dei lavori da parte di una ditta del nord Italia che adesso potrebbe anche chiedere i danni per questo stop forzato. Ed intanto”, aveva aggiunto il presidente Barbadoro, “la situazione è molto preoccupante: che stagione si prospetta? Se i cittadini vengono a Ostia d’estate vogliono, giustamente, trovare la spiaggia”. Una preoccupazione condivisa anche dal collega Franco Petrini.


L’INCONTRO – Questa mattina una svolta importante grazie all’incontro, definito ‘positivo’ dagli imprenditori balneari di Sib Fipe/Confcommercio e Fiba – Federazione italiana imprese balneari Confesercenti presso l’assessorato all’ambiente della Regione Lazio alla presenza dello stesso assessore Refrigeri, del sottosegretario e dell’ingegner Lasagna. L’assessorato ha dato assicurazioni agli imprenditori di voler “sbloccare la situazione e di sostenere il progetto di costruzione dei pennelli ‘a ti’ per contrastare l’erosione”. “Il progetto dell’ingegner Leopoldo Franco sarà realizzato anche se non in tempi brevi, non in questa stagione: tra due mesi ormai comincia l’estate”, spiegano i balneari. “Quanto ai finanziamenti, ci sono: saranno a disposizione non appena arriveranno le autorizzazioni da parte dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per l’esecuzione dei lavori, già affidati”.