Ostia – Stop al taglio degli alberi a Ostia e nel territorio del municipio X. A disporre la sospensione il corpo forestale dello stato che su delega della Procura della Repubblica di Roma ha avuto l’incarico di effettuare ‘accertamenti tecnici’ sugli abbattimenti già programmati dall’ufficio ambiente e litorale. I tagli, al centro dell’opposizione degli ambientalisti e delle associazioni, rientrano nel piano dei censimenti e della messa in sicurezza del verde, come dichiarato in più occasioni dall’amministrazione locale. In particolare, sia il presidente Andrea Tassone che l’assessore municipale all’ambiente, Marco Belmonte, sottolineano la necessità di intervenire su alberi malati o pericolanti affinché non abbia a ripetersi quanto accadde a dicembre del 2013 quando un pino crollò sulla Cristoforo Colombo uccidendo un motociclista, Gianni Danieli. Ma fino al prossimo 21 febbraio non si potrà procedere, almeno fino a quando non saranno completate le verifiche da parte della forestale.



“C’era in corso un’indagine del corpo forestale già dopo i primi abbattimenti, a cavallo dell’estate, prima ancora che la consigliera del municipio I Nathalie Naim, su richiesta dei cittadini di Ostia, presentasse un esposto in Procura lo scorso novembre”, spiega il comandante provinciale del corpo, Carlo Costantini: “ci erano infatti giunte comunicazioni di tagli privi delle necessarie autorizzazioni del Dipartimento capitolino competente, ma sostenuti dalle valutazioni degli agronomi, le cui perizie sono al vaglio degli esperti del Corpo, e dalla necessità di procedere per ‘somma urgenza’. Avevamo chiesto chiarimenti per gli interventi alla Pineta delle Acque rosse e in via di Castelfusano. Il comune di Roma avrebbe sottolineato all’amministrazione municipale, attraverso alcune note, la mancanza di autorizzazioni agli abbattimenti, alcuni dei quali avvenuti in piena Riserva naturale protetta o in zone sottoposte a vincoli paesaggistici per circa 300 piante”, prosegue il comandante Costantini. “Abbiamo scritto al municipio X invitandolo a non abbattere ulteriori piante, che dovrebbero essere 300, fino al prossimo 21 febbraio e chiedendogli la documentazione relativa agli alberi da tagliare. Il 3 febbraio ci siamo recati in municipio per acquisire le carte, che stiamo esaminando. La Procura ci ha chiesto di verificare la necessità di questi abbattimenti: ci aspetta un bel lavoro che impegnerà molte delle nostre risorse ma vogliamo fare chiarezza su questa vicenda così come richiesto dai magistrati”, conclude. Tra le ditte che effettuarono i lavori c'era la cooperativa '29 Giugno' di Salvatore Buzzi, coinvolto nell'inchiesta su Mafia Capitale del dicembre scorso: l'appalto fu immediatamente revocato dall'amministrazione municipale.