Ostia - “Il Centro paraplegici di Ostia una volta era un centro di eccellenza per la disabilità in tutto il centro-sud Italia. Da qualche anno invece la struttura sta andando al collasso. Lo scorso 25 novembre è entrata in vigore la legge 161/2015 sugli orari di lavoro del personale, per cui infermieri e medici non possono fare doppi turni e il risultato sono enormi disagi ai pazienti, dato che si lavora di fatto a metà organico o che gli infermieri debbano svolgere mansioni non previste. Non solo. Sono scomparsi servizi essenziali per i paraplegici tra cui il chirurgo plastico che operava all’interno della struttura, fondamentale per le piaghe da decubito, e proprio in questi ultimi giorni, riferiscono i dirigenti sindacali, si è proceduto al trasferimento di alcune unità di personale amministrativo che ha causato disagi e disorganizzazione in tutta la struttura”, dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace.


L’INTERROGAZIONE - “Inoltre, il 12 gennaio scorso, Flavia Simonetta Pirola, per 20 mesi direttore sanitario del Grassi di Ostia e dal 15 dicembre 2015 direttore generale facente funzioni, ha lasciato la struttura anticipando di quindici giorni la fine del suo rapporto lavorativo per assumere un incarico alla Asl di Lecco. Nonostante questa scelta, la Pirola ha firmato una serie di atti come nomine e rotazioni di personale. Per questo, ho presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti per sapere come intende intervenire per riportare il Cpo di Ostia ad essere quel polo di eccellenza per i paraplegici dell’Italia centro-meridionale; quali provvedimenti intende adottare per garantire continuità ai vertici apicali della Asl Rm 3 interrompendo l’incessante valzer delle nomine che caratterizza da diversi mesi la sanità del X municipio e quali misure intende assumere per risolvere la crisi del Grassi e delle strutture ospedaliere della Asl Rm 3”, conclude il vicepresidente Francesco Storace.



L’AMO CPO – Ieri una delegazione dell’Associazione Amo Cpo (Associazione mielolesi Ostia Cpo, fondata dallo storico paziente Gennaro Di Rosa, cui il centro è dedicato, ndr) è stata ricevuta dai dirigenti della Asl Rm3, che, si legge in un post sulla pagina Facebook dell’Amo, “si sono impegnati a venire al Cpo giovedì 21 gennaio per rendersi conto di persona della grave situazione creatasi all'interno del centro. I dirigenti sono: il direttore amministrativo dott. Paolo Farfusola, il responsabile area il dott. Filippo Coiro, il direttore sanitario dott.ssa Annamaria Budroni”.  

Lunedì scorso i pazienti del Cpo si erano incatenati per protestare "contro l'abbandono e le carenze presenti nella struttura".

Segue aggiornamento incontro