Ostia - "Anche a messa si eleva la protesta per le condizioni del Cpo di Ostia. Oggi (ieri, ndr) assieme alla nostra esponente Alessandra Attili, abbiamo partecipato al rito religioso su espresso invito dell'Amo, l'associazione che si occupa dei malati gravissimi dell'ospedale che riaprimmo con la nostra amministrazione regionale. Ricorrono cinque anni dalla scomparsa di Gennarino Di Rosa, lo straordinario portavoce dei malati che per tanto tempo si batté per i loro diritti e a cui è intitolata la struttura ospedaliera. Ancora oggi il Cpo è sempre più lasciato all'esclusiva opera dei sanitari, ma manca di tutto per assistenza e cura adeguate alle patologie di cui ci si deve occupare. La regione è sempre più insensibile e persino il sacerdote officiante ha dovuto pronunciare parole severe per la situazione. Probabilmente non sarà un caso se a partecipare alla funzione di oggi, con l'affetto di malati, familiari e personale c'eravamo solo noi della Lista Storace: la politica, tutta l'altra politica, se ne sta infischiando". Lo scrive in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e capolista della Lista Storace Marchini Sindaco.
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