Ostia, Ieva: ‘Subito un pronto soccorso pediatrico all’ospedale Grassi’
Ostia – Subito un pronto soccorso pediatrico all’ospedale Grassi di Ostia. A tornare a chiedere “un impegno trasversale delle istituzioni - Regione, Comune e Municipio” – è Alessandro Ieva, presidente del comitato di quartiere Bagnoletto, anche alla luce della tragica morte del piccolo Giordano, il bimbo di 6 anni deceduto la sera di domenica 12 gennaio durante il tragitto dal nosocomio lidense al Bambin Gesù di Roma. “Lo faccio perché ciascuna istituzione, ognuna per le sue competenze, possa dare il suo contributo anche nel caso le competenze non fossero dirette”, spiega l’esponente del direttivo, che aveva denunciato la mancanza di un pronto soccorso pediatrico in un municipio che conta quasi 300mila residenti anche lo scorso anno. “Considerato che l'operato dell'Amministrazione municipale talvolta è andato oltre le proprie competenze come nel caso dei documenti votati sugli F35, il registro delle unioni civili e coppie di fatto o sulla legge elettorale, chiedo se sia intenzione di questa Amministrazione, e mi rivolgo ad ogni eletto in modo che ne possa cogliere l'occasione, battersi affinché il nosocomio lidense sia dotato di questo servizio”. “Sarebbe molto bello poter pensare ad un pronto soccorso pediatrico per ogni ospedale, dando così un senso profondo ai diritti del fanciullo e dando nello stesso tempo l'idea che tutelare una vita in crescita è meglio di curarla in seguito. Ci scontriamo però con l'epoca dei soldi che non ci sono, degli edifici che non sono a norma, degli operatori che sono pochi. Questo non vuol dire che una battaglia non si possa fare. Una battaglia bipartisan (come si dice ora), senza false promesse e senza demagogia”, afferma il consigliere Pd del municipio X, Giovanni Zannola, presidente della commissione servizi sociali. Oggi, 16 gennaio, l'incontro dei Comitati in consulta alla Pro Loco di Ostia: Ieva lancerà una raccolta di firme.
Da subito la procura di Roma ha disposto l'autopsia sul corpicino per chiarire le cause del decesso e appurare cosa abbia provocato il collasso cardiocircolatorio. Il bambino è morto a bordo dell’ambulanza, dove si sarebbe trovato già intubato: con lui l’anestesista e il pediatra. Era diretto all'ospedale pediatrico romano dopo che i sanitari del Grassi, che lo avevano inizialmente ricoverato nella sala emergenze la sera di domenica, avevano notato un peggioramento delle sue condizioni. Ad accompagnarlo in ospedale la sera di domenica la madre, Tania Mortella, infermiera di Torvajanica, e il compagno della mamma, anch’egli infermiere. All’arrivo il piccolo Giordano accusava un forte mal di pancia, come era accaduto il giorno prima, quando i genitori lo avevano portato al Grassi. Ma i medici lo avevano dimesso con una diagnosi di colica e tre giorni di riposo. La madre ha già sporto denuncia, lunedì 13 gennaio, ai carabinieri di Pomezia ‘per negligenza’.
Nel fascicolo il magistrato ha ipotizzato il reato di omicidio colposo. Attualmente il pubblico ministero Francesco Scavo non ha iscritto nessuno nel registro degli indagati ma ha immediatamente disposto l'autopsia che sarà eseguita oggi all'istituto di medicina legale dell’università la Sapienza. Sequestrata nel frattempo la cartella clinica del Grassi dove il bimbo sembrerebbe essere stato dimesso senza aver effettuato alcun esame strumentale. Primo obiettivo dell'esame autoptico sarà chiarire le cause dell'arresto cardiocircolatorio. L’esito completo dovrebbe arrivare tra un mese. Il commissario straordinario della Asl Roma D, Alessandro Cipolla, e il direttore sanitario, dottor Vittorio Chinni, hanno già fatto svolgere un audit interno. E ieri la Regione Lazio ha già informato in una nota che “la Direzione generale della sanità ha preso contatto con la direzione della Asl Roma D per conoscere la dinamica dei fatti che hanno portato al decesso di un bambino di 6 anni. Nelle prossime ore la relazione puntuale sulla successione dei fatti che si sono svolti nell'arco di due giorni, dal primo ricovero al trasporto in ambulanza verso il Bambin Gesù, sarà consegnata agli uffici regionali”.
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