Ostia, tagli agli “stipendi d’oro” dei parlamentari: si attendono i risultati
Ostia – Partita ad Ostia la raccolta di firme utile per un referendum popolare in favore dei tagli agli “stipendi d’oro” dei parlamentari. La campagna è cresciuta in modo notevole negli ultimi giorni sui social network. Occorrerebbero 500mila firme in tutti i comuni italiani.
La proposta dell’Unione popolare, che intende abrogare la “disposizione di cui all’ art. 2 della legge 1265, n. 1261”, vuole abolire la “diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma”. Si tratterebbe di una abolizione che non presenta rischi di illegittimità costituzionale poiché “resta comunque ferma la corresponsione dell’indennità disciplinata dall’art. 1 della predetta legge”. La scelta di non proporre l'abrogazione dell’art. 1 della legge nasce dalla necessità di non incorrere nel rischio incostituzionalità del referendum.
In base all’art. 96 della costituzione, infatti, “i membri del parlamento ricevono un'indennità stabilita dalla legge”. Pertanto l'abrogazione della norma, conforme al dettato costituzionale, ossia all’art. 1 della legge 1265, lascerebbe un vuoto in una materia coperta da disciplina costituzionale.
Il comitato promotore ha fissato per il 27 luglio la data entro la quale i comuni dovranno far pervenire i moduli con le firme dei cittadini per poterne raggiungere 500mila. Sembra che sarebbero già state raccolte oltre 250mila firme. Una “straordinaria mobilitazione” in tutto il Paese, è stata definita.
Ad Ostia è stato possibile firmare presso l’ufficio anagrafico di via Claudio e ad Acilia a piazza di Capelvenere, 13. Adesso si attendono i risultati.
Tags: ostia