Ostia – Task force degli agenti del X Gruppo Mare e Sicurezza pubblica emergenziale contro l’abusivismo commerciale sulle spiagge di Ostia: sequestrati oltre 42mila ‘pezzi’ tra prodotti alimentari e non per un peso di più di 6 tonnellate.

PASTI ETNICI - Tra i sequestri effettuati vi sono anche i cosiddetti ‘pasti etnici’ che gli ambulanti abusivi, ribattezzati in gergo vivandieri, distribuiscono in spiaggia ai bagnanti. Proprio due giorni fa i vigili agli ordini del comandante Antonio Di Maggio avevano sequestrato delle vaschette di riso al curry, vendute da ambulanti del Bangladesh, che vanno ad aggiungersi alle ormai classiche pannocchie arrostite e accompagnate da salse, grattachecche con gli sciroppi, cocco e macedonie di frutta, bibite, birre, the e bottigliette di acqua, patatine fritte per tutti i gusti, nonché bombe, ciambelle e cornetti.

L’ORGANIZZAZIONE – La presenza così numerosa dei vivandieri, sempre più organizzati e pronti a soddisfare le eventuali esigenze dei bagnanti e dei turisti anche sotto il profilo dell’offerta di pasti, snack e stuzzichini avvalora, secondo gli agenti, l'ipotesi di una organizzazione criminale che gestisce in modo capillare il traffico degli ambulanti assegnando loro zone e dotandoli di ‘merce’ da piazzare. Sono in corso indagini per risalire alla filiera e a coloro che effettuano la distribuzione, nonché ai luoghi dove si riforniscono e dove preparano alcune pietanze.

L’OPERAZIONE – Impegnati questa mattina nell’operazione di contrasto al fenomeno dell'illegalitá sul litorale romano 50 caschi bianchi che, dopo aver eseguito controlli anche in funzione antiborseggio sui mezzi di trasporto pubblico, si sono diretti sulle spiagge, divisi in squadre tra agenti in divisa ed in borghese, mentre altri, anche sulla Litoranea, si sono occupati di controllare i parcheggiatori abusivi. Ad alcuni uomini, appostati sui terrazzi degli stabilimenti balneari, è stato assegnato il compito di osservare il litorale con il binocolo per segnalare la presenza e la posizione dei venditori abusivi.



I SEQUESTRI - Tra i 42mila ‘pezzi’ sequestrati vi sono in particolare costumi da bagno, gonfiabili acquatici, giocattoli da mare, collanine e bijoux, batterie e auricolari per il cellulare, occhiali da sole, borse e cinture. I controlli proseguono tutti i giorni per stroncare un fenomeno che metto a serio rischio l’economia, oltre a rappresentare un pericolo per la salute pubblica in quanto la merce è di dubbia provenienza, priva di qualsiasi marchio o avviso di tracciabilità.